Urwerk UR-220: è ora del cambio olio (all’orologio)
Sei un affezionato del gesto atletico. Una cosa che fa tanto petrolhead, lo ammetto. Del resto lo è anche il Pascali, come avrai potuto notare guardando questo o quel video di Veloce. Eppure, neanche lui avrebbe potuto immaginare un orologio così. A onor del vero va detto che non lavora in Urwerk… Insomma, la maison svizzera famosa per la realizzazione di monumenti alla meccanica quantistica da polso (perché c’è davvero tanto ‘ferro’ dentro a questa cassa in carbonio con il fondello in titanio), dietro a questo UR-220 ha piazzato proprio l’indicatore dell’olio (Oil change). Cosa serve? Per sapere quando è arrivata l’ora di portare l’orologio a fare il tagliando (ogni 39 mesi). Ma non solo: “Questo dettaglio è più di un semplice contatore”, sottolinea Felix Baumgartner, cofondatore di Urwerk “l’indicatore Oil Change in realtà ti ricorda da quanto tempo questo strumento ti sta accompagnando, giorno dopo giorno. Quanta energia gli hai trasmesso. Insomma, è una cosa che ti lega di più al tuo tempo e a chi te lo misura”.
DETTAGLI CHE CONTANO. L’Urwerk UR-220, nome in codice Falcon Project, ha il quadrante, con quelle tre lancette che si rincorrono e che, ruotando su sé stesse, indicano le ore (del resto la ‘revolving satellite complication’ è una finezza brevettata), protetto da un vetro zaffiro con rivestimento antiriflesso perché tutto questo ben di dio sia sempre visibile alla perfezione. E per farti sentire sempre padrone del mezzo, il movimento con 59 rubini ha la carica (che dura 48 ore), rigorosamente manuale. Anche il cinturino è una novità, visto che è la prima volta che Urwerk ne monta uno in gomma su una delle sue macchine del tempo. E attenzione, questo è in Vulcarboné, un materiale morbido come il velluto. L’UR-220, impermeabile fino a 30 metri, ha la cassa composta da 81 fogli di carbonio pressati (larga 43,8 mm e lunga 53,6 mm). Il prezzo per mettere al posto un segnatempo tanto esclusivo? 145mila Franchi Svizzeri, tasse escluse.
