Scatta l’ora Bentley, firmata Breitling
È incredibile. Tu prendi la storia. Passano gli anni, i decenni, addirittura i secoli. E dentro succede di tutto, guerre, scoperte, invenzioni: poi arriva uno con il dono della sintesi e riassume tutto in una sola parola. E se il ‘900 diventa il secolo ‘breve’, quella che stiamo vivendo adesso è l’era ‘digitale’. Definite le macro aree, per inquadrare meglio la storia ci sono le sottocategorie. Prendi gli anni ’80. In quel decennio la parola d’ordine è quarzo a tutti i costi, con il Giappone che guida la rivoluzione che punta a mandare in pensione i vecchi tromboni dell’orologeria Svizzera. A favore di plasticosi oggetti che oltre fare conti e contenere rubriche di contatti, segnano anche l’ora.
SEGNI PARTICOLARI, CONTROCORRENTE. Nel 1984, quando i Casio Databank spopolavano, Breitling, la casa elvetica fondata nel 1884, sorprende il mondo con un cronografo così massiccio da sembrare vagamente barocco. Segni particolari meccanico: è il Chronomat. Appassionati e collezionisti se ne innamorano subito e il modello diventa un instant classic. Oggi poi, a quasi quarant’anni di distanza, è più attuale che mai grazie al nuovissimo restyling. Guardalo: sportivo, elegante, automobilistico… Automobilistico? Già, perché da 17 anni Breitling è l’orologio che campeggia in mezzo alle plance delle Bentley (prototipi compresi) e che scandisce momenti di estasi, più che tempi di viaggio. Per questo motivo, per celebrare un matrimonio così lungo c’è anche un Chronomat con la livrea verde Bentley. Cassa in acciaio da 42mm, quadrante brillante e fondello trasparente per ammirare cosa c’è sotto il cofano. Il bracciale è ispirato a quello iconico degli anni ’80. E ovviamente non manca la personalizzazione Bentley della cassa. Girare per credere.