ENGINE, lo spirito delle feste è nella tanica
Fino a qualche tempo fa, se mi avessero domandato qual era, secondo me, lo spirito del Natale, non avrei saputo cosa rispondere. Giuro. Sarà che non amo i superalcolici, sarà perché il brindisi di Capodanno ha un’aura così forte che oscura tutti gli altri cin cin delle feste. Ma poi sono inciampato nella pagina Instagram di ENGINE. E adesso ho la risposta pronta. Perché stiamo parlando di un gin biologico? Potrebbe anche essere. Ma soprattutto perché il contenitore è un gadget che punta dritto all’immaginario di tutti i petrolhead come te. Sei più per la latta da truccatore incallito di vespini o per la tanica che fa tanto Dakar trasformata in kit di sopravvivenza?
USARE SOLO MISCELA AL 100 PERCENTO (BIOLOGICA). ENGINE è un London Dry Gin che viene distillato e imbottigliato artigianalmente in un antro segreto dell’Alta Langa. Patria di vini e pistoni. La miscela di prodotti italiani, biologici al 100 percento, ha una filiera controllata: alcool da grano tenero, ginepro, salvia ligure, limone della Costiera Amalfitana, radici di liquirizia, rosa damascena e acqua. Ovviamente delle Alpi. Non hai ancora scritto la lettera a Babbo Natale? Ah, tu sei uno di quelli che non ci crede più. Peccato, se no avresti potuto chiedergli un bel kit Speakeasy, e cioè la tanica di benzina che nasconde due bottiglie di ENGINE (oltre a 5 bicchieri e 6 lattine di Fever Indian Tonic Light). Roba da gangster in pieno proibizionismo. Oppure un bel GT Bartender, un altro kit che sembra la latta del grasso che hai in garage. Con dentro 2 bottiglie di gin, 12 bicchieri e 12 Fever-Tree Indian Tonic. Se invece sei un nostalgico dei cinquantini truccati e della miscela che alimentava le tue impennate, allora vai di 2 Strokes. E occhio a non grippare.