Wagon Mercedes: facciamo un po’ di storia
Nei primi mesi del 2024 la Mercedes-Benz inizierà le vendite della nuova generazione della Classe E All-Terrain, la wagon a ruote rialzate (+46 mm rispetto alle Classe E SW standard) con cui a Stoccarda hanno deciso di opporsi a una concorrenza oggi ristretta alla Audi A6 allroad quattro e alla Volvo V90 Cross Country. In questa nicchia di mercato, la Mercedes sarà l’unica a proporsi con una power-unit ibrida diesel plug-in, il 2 litri turbodiesel common-rail già adottato dalla nuova E300de 4Matic qui nella configurazione da 230 kW di potenza massima combinata a partire dal 4 cilindri biturbodiesel common-rail da 197 CV affiancato dal motore elettrico da 95 kW. La coppia massima combinata è di 700 Nm, frutto dei 440 Nm del motore termico e di altrettanti dell’unità elettrica. Degna di nota l’autonomia a emissioni zero: da 85 a 102 km. Gli altri due motori della nuova Classe E All-Terrain, entrambi mild-hybrid, sono il 2 litri biturbodiesel da 197 CV e il 3 litri turbobenzina da 381 CV.
C’È SPAZIO ANCHE PER LORO. Quando nel 2017 la Mercedes-Benz lanciò la prima Classe E All-Terrain (inizialmente nelle varianti E220d e E400, biturbodiesel 4 cilindri 2 litri la prima, biturbobenzina 6 cilindri 3 litri la seconda) sulle nevi di Obergurgl, sul versante austriaco del Passo del Rombo, non lontano dai luoghi di Oetzi, c’era perplessità anche presso i top manager di Stoccarda riguardo al possibile successo della wagon rialzata. Dubbi poi svaniti sullo slancio dei risultati di vendita, al punto che il progetto verrà riproposto 5 anni dopo con la Classe C All-Terrain.
UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO. La Mercedes ha scoperto il potenziale delle giardinette di lusso nel 1977, con il debutto della serie S123, la prima wagon costruita in casa dopo che per anni le vetture della Stella a tre punte con il portellone venivano allestite in pochi esemplari dalla Binz e dalla Universal, senza contare le serie ultralimitate realizzate in Gran Bretagna e in Germania sulle serie W114-115 e W126.
MOTORI A 4, 5 E 6 CILINDRI, ANCHE DIESEL. Ancora lontane le esigenze di un’aerodinamica sofisticata, la S123 venne proposta nelle varianti a 4, 5 e 6 cilindri, con un’altezza minima da terra che oggi sono appannaggio delle crossover, come minimo. Si chiamavano 200 T, 230 T, 250 T, 280 TE (l’unica con alimentazione a iniezione), 200 TD, 240 TD, 300 TD e 300 TD Turbodiesel (la prima wagon turbo e a gasolio di Stoccarda). Il significato della lettera T nella sigla è controverso: Transporter, Touristik o T-Limousine? In ogni caso l’obiettivo era chiaro: ovvero opporsi allo strapotere delle Volvo 245-265 in questo segmento di mercato dove la Casa svedese vantava già una lunga tradizione iniziata dalla Duett e dalla Amazon Kombi degli Anni ’50 e rafforzata da successi commerciali straordinari negli Stati Uniti, dove si erano affermate come le vetture straniere più vendute nella loro fascia di prezzo. Oggi le prime Mercedes station wagon sono sono oggetti da collezione in Europa e in Nordamerica (soprattutto le 280 TE e le 300 TD Turbodiesel), mentre svolgono ancora il loro quotidiano lavoro, anche come taxi, in Medio Oriente e in Africa, ovviamente con gli indistruttibili motori a gasolio.
LINEA DI BRUNO SACCO E DEBUTTA IL 4X4. Con l’arrivo della W124 disegnata da Bruno Sacco, anche la station wagon della Stella cambia volto, puntando sullo stile, sulle prestazioni e, per la prima volta, anche sulla trazione integrale. È il 1985 e la S124, la futura Classe E T-Modell, debutta nelle varianti 200 T, 230 TE, 300 TE, 200 TD, 250 TD, 300 TD e 300 TD Turbodiesel, con le 3 litri a benzina e gasolio disponibili anche nella variante 4Matic, prima applicazione della trazione integrale su una Mercedes stradale (altra faccenda è la preesistente Classe G, allora disponibile nella serie W461). La S124 (e le berline dotate dello stesso motore, più la 260 E 4Matic a 6 cilindri) adotta un sistema 4×4 elettroidraulico che attiva la trazione anteriore automaticamente non appena le ruote posteriori iniziano a slittare su un fondo scivoloso, neve o fango chiamando in causa anche il sistema antipattinamento ASR. Nel corso delle sue tre serie (Mopf 0, 1 e 2 nel linguaggio degli esperti del modello) lo stile della Classe E T-Modell è cambiato poco: fascioni laterali sul Mopf 1 e cofano sovrastato dalla stella a tre punte anziché sul finto radiatore sul Mopf 2. Cambiano invece i motori, con l’arrivo dei modelli con testata a 4 valvole per cilindro della 300 TE 24 da 220 CV e delle 200 TE 16 e in seguito delle 220 TE, 280 TE, 320 TE, poi divenute E220T, E280T ed E320T, mentre la sola E300T 4Matic resterà fedele al motore M103 3 litri 12 valvole da 180 CV, catalizzato e abbinato al solo cambio automatico a 4 marce.
QUELLE DA COLLEZIONE. Ciliegina sulla torta, le versioni AMG: la 300 TE 3.6 e 5.0 (allestimento speciale), e la E36T AMG, venduta dalla rete Mercedes-Benz e oggi ricercatissime dai collezionisti, disposti a pagarle anche 100mila euro. All’interno della gamma “base” le più ricercate sono la 300 TE/E300T 4Matic e la 300 TE 24, che nel caso di esemplari in eccellenti condizioni sono quotate dai 30mila ai 40mila euro.