Venticinque anni fa nasceva la prima Audi RS
PIÙ VELOCE DI UNA MCLAREN F1. I tempi dell’Audi Quattro erano finiti. La diva tedesca dei rally anni ottanta era stata pensionata nel ’91 e la nuova S2 coupé non ne era all’altezza, anche perché la concorrenza si era fatta sotto. Così l’Audi, proprio come aveva fatto pochi anni prima la Mercedes con la 500 E, decide di rivolgersi alla Porsche per sviluppare una nuova vettura ad alte prestazioni. Ma per differenziarsi dagli altri, i tecnici di Inglostadt, decidono per qualcosa di inedito. Del tutto: non creare una coupé o una superberlina, bensì una ‘super’ station wagon. Nel 1994 nasceva così l’Audi RS2, una famigliare da 263 km/h che impiegava circa cinque secondi per accelerare da a 100 all’ora. Prestazioni da record venticinque anni fa e di tutto rispetto ancora oggi: il merito è del due litri cinque cilindri accoppiato a una ‘big’ turbina KKK e alla trazione quattro. Storico fu il risultato del test condotto – ai tempi – dal magazine inglese Autocar: da 0 a 30 miglia orarie in 1,5 secondi, un dato migliore non solo delle Ferrari, ma perfino della McLaren F1. Ecco come cominciò a plasmarsi la leggenda delle Audi RS, wagon pratiche (ma anche berline, coupé e perfino suv pochi anni dopo, come sappiamo) veloci o velocissime in ogni condizione climatica.
SEMPRE PIÙ POTENTI. Cinque anni più tardi l’Audi 80 viene sostituita dalla A4. Terminata la collaborazione con la Porsche, gl’ingegneri dei quattro anelli si mettono al lavoro per dare un’erede alla RS2; alle prestazioni ci pensa un il V6 biturbo della S4 (265 cavalli) e in questa occasione lo zampino tecnico ‘extra’ è della Cosworth. Il risultato viene svelato nel 1999: l’Audi RS4 ha 380 cavalli e le bastano tre secondi per passare da 80 a 120 chilometri all’ora. Tre anni dopo, tocca, invece, alla più grande A6 di fregiarsi delle della sigla RennSport. Sotto al cofano dell’Audi RS6 berlina e wagon arriva un nuovo 4,2 litri V8 biturbo: i cavalli sono 450, ma a stupire ancora di più è la coppia massima di 580 Nm disponibile da 1950 giri fino a 5600.
LA FAMIGLIA SI ALLARGA. Terminata la produzione della RS6 nel 2004 con la variante Plus da 480 cavalli (disponibile solamente in variante station wagon) per l’ultima volta la gamma Audi rimane priva di una RS a listino. Dal 2006 in avanti, la divisione quattro si fa via via sempre più prolifica. Quell’anno arriva su strada una nuova RS4, mossa da un 4,2 litri V8 aspirato e disponibile sia come berlina e familiare che anche come cabriolet. Nel 2008 ecco, invece, la RS6 (serie C6), ovvero l’Audi più potente di sempre fino a quel momento. Il merito di questo primato è del suo 5.0 V10 derivato dal motore della Lamborghini Gallardo, ma completamente rivisto e dotato di due turbocompressori. Morale: 571 cavalli e 650 Nm di coppia.
DI NUOVO UN CINQUE CILINDRI. L’espansione della gamma continua e nel 2009 anche la coupé compatta dei quattro anelli, l’Audi TT, riceve il trattamento completo RS. Per l’occasione gl’ingegneri tedeschi tornano a lavorare su un propulsore caro alle sportive di Inglostadt: un cinque cilindri turbo proprio come sulla prima RS2. Il sound unico e la potente accelerazione fanno della TT RS – e soprattutto del suo powertrain – un immediato successo, tanto che il cinque cilindri finisce poco dopo sulla prima RS3 del 2011 e perfino su una suv, la RSQ3 del 2013.
L’ASPIRATO VA IN PENSIONE. Nel 2010 ecco la prima grande coupé firmata RS, l’Audi RS5. Le linee disegnate da Walter de Silva si fanno più aggressive grazie ai parafanghi allargati, alle minigonne e ai grandi scarichi ovali, mentre sotto al cofano ‘urla’ il 4,2 litri V8 aspirato, come sulla RS4. Fino a questo momento a prestazioni sempre maggiori si erano accompagnati motori sempre più grandi; tuttavia le norme sulle emissioni bussano alla porta anche del reparto RS: La gamma di Inglostadt viene rivoluzionata: pensionato il V10, l’Audi RS6 torna al V8 biturbo; è più leggero e arriva a quota 605 cv nella variante Performance; il V8 aspirato viene invece sostituito da un V6 turbo: un ‘sacrificio’ del sound in favore della coppia ai bassi e ai medi regimi. Rimane, invece, a listino il 2.5 a cinque cilindri, continuamente aggiornato per rientrare nei sempre più stringenti limiti sulle emissioni, e allo stesso tempo migliorare le prestazioni; sotto al cofano dell’ultima TT RS sviluppa 400 cavalli.