veloce15 n.30: 40 anni di una spada. Con le ruote
Ti sei mai chiesto perché ogni tanto le mode ritornano? Io sì. E mi sono anche dato una risposta. Eccola. Se ci pensi bene avrai notato anche tu che le tendenze di questi corsi e ricorsi, anzi i corsi e ricorsi di queste tendenze, hanno cicli più o meno uguali. Diciamo a spanne di una trentina d’anni. Che poi è il tempo che la generazione che ci è nata dentro ha bisogno per arrivare nella stanza dei bottoni, e dire (o disegnare), la propria. Ovvero: poter rilasciare quello che si è assorbito da bambini, quando si stava costruendo il proprio immaginario. Ecco allora che la mia generazione ripropone gli Anni ’70 (che, per esempio, prendono dentro questi tre miti di fine ’60: Ducati Scrambler, Guzzi V7 e Fantic Caballero) e gli ’80. Tipo felpe larghe, più hamburger per tutti (che adesso le fai al BBQ, ma sempre ‘svizzere’ sono – si chiamavano così, a voler essere vintage fino in fondo). E, certo, la Katana.
E questo è un fatto. Che mi fa domandare: cosa tornerà negli Anni ’50 (e parlo del 2050)? Magari avremo chip impiantati che ci renderanno superflui una serie di cose che, pur di seguire la moda, vorremo comunque fare. Anche solo per il gesto atletico: sfilare la carta di credito dal portafoglio o rispondere al telefono. O voler parlare a tutti i costi con Alexa anche se ti leggerà già nel pensiero. Qualcuno, perché no, scenderà addirittura di sotto per far finta di andare in garage a prendere la moto o di controllare le gomme, anche se magari quell’arnese invece di piegare, chessò, volerà. Saranno solo scuse, pretesti per fermarci un attimo e ricordarci come eravamo. Perché sì, la moda col suo riproporre stili che furono, ci mette semplicemente di fronte a uno specchio. E lo specchio, si sa, non dice mai cose a caso. Perché lui riflette. Il nuovo numero di veloce15 lo trovate qui. Buona lettura!