USA Power Wagon: scopriamo la Cadillac CTS-V
Prodotta in tre generazioni, la Cadillac CTS era arrivata sul mercato con il compito di ringiovanire sensibilmente l’età media dei clienti del marchio di lusso della General Motors che veniva da un periodo infausto, se si pensa che il modello destinato a essere rimpiazzato dalla prima CTS era la Catera, un clone della Opel Omega. Ma se la prima generazione della CTS (acronimo per Catera Touring Sedan) passò via quasi inosservata, complice uno stile moderno ma sostanzialmente anonimo, la faccenda cambiò radicalmente quando sul palcoscenico del Salone di Detroit del 2007 apparve il nuovo modello, dalle linee spigolose e inconfondibili e dalle dimensioni più generose, con una lunghezza nell’ordine dei 4,8 metri.
LA COSA SI FA SERIA. L’anno della svolta però fu il 2008, quando da un lato venne presentata la Cadillac CTS-V con carrozzeria berlina e dall’altro, al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach di agosto, la CTS Sport Wagon model-year 2010. Quando all’allora vicepresidente di GM, Bob Lutz fu chiesta la possibilità di una CTS-V Wagon, lui rispose: “Se la domanda dovesse essere sufficiente, non c’è motivo per cui non potremmo fare una Serie V Wagon, e io sarei in fila per averne una, proprio davanti a voi”. La General Motors decise così di procedere e al New York International Auto Show il 29 marzo 2010 fu svelata la CTS-V.
L’UNICA “V” FAMILIARE. La Cadillac CTS-V wagon condivide con la CTS-V berlina e coupé tutta la meccanica: a partire del motore da 564 CV, passando per il cambio, manuale o automatico a 6 marce, fino agli ammortizzatori a controllo elettronico, i freni Brembo, i cerchi in alluminio da 19 pollici e i pneumatici ad alte prestazioni. Elaborata nell’estetica con una certa discrezione, la CTS-V Wagon divenne rapidamente un oggetto del desiderio presso la clientela yankee e anche agli occhi di un certo tipo di appassionati europei, cui poco importava che l’EPA (Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti) l’avesse classificata come la station wagon meno efficiente dal punto di vista dei consumi in vendita negli Stati Uniti (17 litri/100 km). Contavano molto di più i 300 km/h di velocità massima e i soli 4,6 secondi nelo scatto da 0 a 100 km/h, non male a fronte di un peso a vuoto di 2020 kg per la variante automatica.
CUORE CORVETTE. Mentre la CTS Sport Wagon “normale” era disponibile a trazione posteriore o integrale e alimentata da un motore V6 da 3 o 3,6 litri con potenze fino a circa 300 CV, il motore della CTS-V alzava notevolmente l’asticella. Si trattava infatti di un V-8 LSA sovralimentato da 6162 cc basato sul V-8 LS9 della Chevrolet Corvette C6 ZR1. Impressionante la coppia, 747 Nm a 3800 giri, ancora di più il fatto che fosse disponibile anche con il cambio manuale Tremec a sei rapporti con frizione bidisco e volano bimassa. La scelta di utilizzare un motore monoalbero (OHV) è unica nel mercato delle berline di lusso ad alte prestazioni, dove i concorrenti utilizzano solitamente motori a doppio albero a camme in testa (DOHC). Il motore è prodotto nello stabilimento di assemblaggio motori di GM a Silao, Guanajuato, Messico. Il motore LSA ha un alesaggio di 103,25 mm e una corsa di 92 mm. Il blocco motore è in alluminio fuso in lega 319-T5 con canne dei cilindri in ghisa. L’albero a gomiti è in acciaio forgiato con bielle in polvere di metallo. I pistoni sono in lega di alluminio ipereutettico ad alto tenore di silicio, in sostituzione dell’alluminio forgiato utilizzato nel motore LS9. Il rapporto di compressione è di 9,1:1. Le teste dei cilindri sono basate su quelle della Corvette LS3 e sono fuse in lega di alluminio 356-T6. I collettori di scarico sono in ghisa. Il compressore volumetrico è un’unità a doppio compressore a vite a quattro lobi della serie Twin Vortices (TVS) di Eaton e genera una spinta massima di 9,0 psi. L’aria di aspirazione viene raffreddata con un intercooler acqua-aria integrato direttamente nell’unità di sovralimentazione.
RARA E POTENTE.Prodotta complessivamente in 2139 esemplari (tra cambio manuale e automatico), la CTS-V Wagon è tanto un’icona del design americano dell’epoca quanto una delle muscle-car più versatili ed entusiasmanti, pur non potendo vantare la stessa capacità di carico della Dodge Magnum SRT-8. Non stupisce più di tanto che gli esemplari in vendita nelle principali aste specializzate in auto da collezione negli USA spazino tra i 35.000 e i 100.000 dollari, quotazioni che fanno impallidire persino le coeve Mercedes-Benz C63T AMG ed E63T AMG.
