Un’auto, un luogo: Ford Torino
La Ford Mustang è una delle muscle car più celebri di tutti i tempi. È tra le poche che continuano oggi a solleticare i pensieri anche di noi europei (soprattutto pensando a Steve “Bullit” McQueen o Jim “Mr. Mojo Risin’” Morrison). Tra le americane poche hanno il fascino duraturo di una Mustang ma senza dubbio, grazie al fenomeno delle serie televisive e al cinema, la Ford Torino entra di diritto nella lista. È stata in produzione dal 1968 al 1976 e, a differenza della Mustang, è stata una vera e propria icona tra le vetture sportive muscle fin dal giorno del suo debutto. Alla nascita è una variante di fascia più elevata rispetto alla Fairline, modello intermedio del listino Ford. È intitolata alla città che gli americani descrivono “la Detroit dell’Italia” ed è disponibile in tre stili di carrozzeria: un tetto rigido a due porte, berlina a 4 porte e station wagon.
OLTRE I 7 LITRI. I motori della Ford Torino partono da un 6 cilindri 3,3 litri, ma per darle la possibilità di misurarsi con la Chevy Chevelle e la Dodge Charger è introdotta la variante GT con V8 Tipo 302 da 4948 cc. Per un breve periodo è a catalogo anche un Tipo 289 (4735 cc), soluzione necessaria per affrontare un grave sciopero del sindacato UAW. La GT si acquista come due porte con tetto rigido e cabriolet. Oltre al “302” la Torino GT monta anche motori più grandi e corposi: Tipo 390 (6390 cc) e il monumentale Tipo 427 da 7 litri. Al motore sono abbinate trasmissioni a tre o quattro marce (meccanico o automatico). Tuttavia, la star assoluta è il V8 Cobra Jet da 428 pollici: un bisonte da 7.013 cc con 335 cavalli e 596 Nm. Questa versione monta componenti specifici tra cui doppio scarico, sospensioni più rigide e sedili a guscio. Inoltre è disponibile un sistema di aspirazione speciale con airscoop sul cofano.
SUL GRANDE E PICCOLO SCHERMO. Il 1970 vede l’introduzione della seconda generazione della Ford Torino, con la denominazione Fairlane che ora si pone come variante della prima. Oltre a un restyling, la Torino GT di quell’anno riceve anche nuove opzioni per il motore: un V8 Cleveland da 351 cu-in (5.751 cc) e il big block Cobra Jet da 429 cu-in (7.030 cc) con 360 cavalli o 365 con l’aspirazione speciale. Resta in listino fino al 1972, anno in cui è introdotta la terza serie in tre versioni: Torino, Gran Torino e Gran Torino Sport. La terza serie rimane in commercio fino al 1976 ed è ricordata in special modo per la partecipazione nella Serie televisiva Starsky & Hutch. Nel 2008, infine, un esemplare di Gran Torino Sport partecipa nell’omonimo film diretto e interpretato da Clint Eastwood. L’ex ispettore Callaghan interpreta Walt Kowalski, un veterano della guerra di Corea, affezionato al suo amato esemplare del ’72.
