Un’auto, un luogo: Ford Cortina

Un’auto, un luogo: Ford Cortina

All’inizio degli Anni ’60 la BMC Mini, prima “vera” utilitaria inglese dalla fine della guerra, è un’auto di successo e per la concorrenza si profila la necessità di produrre sempre più auto a buon mercato. Inizialmente Ford of Great Britain, filiale britannica dell’Ovale, decide di non sviluppare una vera concorrente perché troppo costoso. Ma quando il boss Patrick Hennessey scopre che Ford USA e Ford Germania si sono accordate per sviluppare una antagonista della Volkswagen (che diventerà la Ford Taunus) decide la contro mossa. Nasce il Progetto Archibishop, varato nel ’59 per creare un’auto che possa riempire lo spazio tra la Anglia e la Consul. Le regole base sono il 4 cilindri “Kent” portato da 997 cc a 1,2 litri e peso contenuto in 1700 libbre (circa 770 kg).

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UN NOME “OLIMPIONICO”. Durante lo sviluppo viene progettata una sospensione posteriore a ruote indipendenti, poi abbandonata per motivi di budget, e vengono invece scelti i fari posteriori con design “Ban the bomb” (disarmo nucleare). Il nome scelto è dapprima “Consul 225” ma in seguito diventa “Cortina” in onore della Perla delle Dolomiti che ha ospitato le Olimpiadi invernali del ’56 (dove il leggendario Alfonso de Portago conquistò una medaglia di bronzo con il bob). Il 20 settembre 1962 è lanciata la Ford Consul Cortina, auto che punta a strappare clienti alla Morris Oxford e alla Vauxhall Victor. Ha uno stile moderno e accattivante ed è disegnata per essere economica da produrre. Durante la presentazione alla Stampa Hennessey dichiara: “Questo è il modello che mancava, che migliaia di famiglie ci hanno chiesto”.

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ALLA CONQUISTA. L’esordio in listino avviene in versione due porte e con due allestimenti: “Standard e De Luxe”. Il suo maggiore punto di forza sono il bagagliaio da quasi 600 litri e il cambio 4 marce sincronizzato. Il successivo ottobre entra in listino anche una versione quattro porte, nel gennaio ’63 si aggiunge il motore 1.5 e in primavera l’allestimento GT con quasi 80 Cv e assetto sportivo. Il successo della Cortina è immediato: solo nel primo anno sono venduti 300.000 esemplari e nel ’64 avviene un importante lifting che spinge ulteriormente le vendite. nel 1966, dopo oltre un milione di auto vendute, Ford presenta la seconda serie: un po’ più corta, più larga e più spaziosa. Viene effettuato un rigoroso controllo dei costi ma un forte sviluppo ingegneristico per migliorare la guida e la maneggevolezza. Tra le novità anche carreggiata più larga e molle più morbide.

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20 ANNI AL VERTICE. Nel 1970 è introdotta la terza serie, più sicura per effetto di un telaio più robusto, più silenziosa e confortevole (perciò più pesante). Questa introduce il design a “bottiglia di Coca Cola”. Nel 1976 viene sostituita dalla IV° Serie: la Cortina è ancora migliorata nelle superfici vetrate per dare più visibilità e luminosità. Nel 1980 Ford presenta la V° serie con miglioramenti nei motori per più potenza, autonomia, robustezza e protezione dalla ruggine (che, tuttavia, rimarrà un problema). Nel 1982 conclude il suo ciclo di vita dopo quasi 4.280.000 esemplari prodotti. La sua eredità è raccolta dalla Sierra.

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