Tempo di AA Tuono: ‘levati’, noia elettrica
Il 29 agosto, sul profilo Instagram di Automobili Amos, è stata postata una notizia destinata a fare il giro del web. E far riflettere chi ancora non comprende la portata della rivoluzione elettrica alle porte: “Ciao Amici…”, ecco la Tuono. Ovvero la prima auto progettata da zero dal team di Eugenio Amos: tutta elettrica, è “una lettera d’amore indirizzata al futuro piuttosto che al passato”. E a leggere tra le righe, questa volontà di guardare al di là del mondo automobilisticamente noto, Amos ce l’aveva dimostrata anche nelle fasi di registrazione del film di Veloce che abbiamo dedicato alla sua Futurista. Infatti, in più di un’occasione, si era detto stanco dei continui rimandi a un passato automobilistico che non c’è più. E di voler ‘guardare oltre’.
DA VICINO. Al momento le bocche sono cucite. Il progetto Tuono, come si dice in questi casi, è in fase embrionale. L’unica cosa che sappiamo è che non si tratterà di un modello riconducibile a qualcosa di noto, sarà nuovo. Per questo immaginiamo che le novità, sulla Tuono, saranno rappresentate dalla quantità di spunti – stilistici e d’uso – cui la cultura automobilistica di Eugenio Amos è legata: i grandi parafango anteriori, per esempio, rimandano al mondo dei fuoristrada tipo boot destinati alle gare su sterrato e nel deserto; sempre a quel mondo si devono i fari led sopra-parabrezza che ‘chiudono’ la doppia gobba del tetto destinata aumentare lo spazio per la desta degli occupanti. E a fare scena, visto che l’idea della double bubble piace a chiunque mastichi di auto. E rimanda alla miglior cultura carrozziere italiana. Il malizioso riflesso della ruota anteriore sinistra sul pavimento virtuale visibile dall’unica immagine disponibile della Tuono, suggerisce anche una dimensione notevole delle ruote. Scenografica e assai moderna, l’idea di incorniciare gli elementi luminosi anteriori in una maschera luminosa attiva che, teoricamente, potrebbe trasformarsi in un qualcosa si utile a riprodurre testi, immagini o colori a piacimento; sulla falsariga di quanto visto, magari, sulla Centoventi. Solo un’ipotesi, ma sarebbe bello ritrovare questo trick sulla Tuono che vedremo. Prima o poi. Già: quando? Oggi è impossibile ipotizzare una data credibile di commercializzazione, ma sappiamo che questo progetto nasce da un foglio bianco e che per arrivare a un prototipo funzionante, da questa condizione, potrebbero volerci non meno di una quarantina di mesi.