Seat Leon Cupra: la seconda generazione
I cambiamenti sono radicali tra la prima e seconda generazione di Seat Leon Cupra. La media di Martorell cede al fascino della matita di Walter de Silva. Così le maniglie per accedere alle portiere posteriori, celate nei montanti, diventano la norma pure sulla spagnola. Un’auto che sin dal suo debutto sembra fatta apposta per essere elaborata. Le forme tonde che marcano le fiancate, amplificano la percezione di sportività, dando libero sfogo alla fantasia di tuner e officine. Questa seconda generazione di Seat Leon Cupra, in vendita dal 2006 al 2012, è probabilmente tra quelle più kittate ed elaborate tra tutte le edizioni della spagnola; d’altro canto gli anni sono quelli del tuning in ogni sua forma. E per gli amanti del genere, il suo look ha fatto la differenza: al servizio di appassionati e addetti ai lavori.
RITORNA LA ‘R’. Ciò detto, chi e cosa era la Cupra di seconda generazione? Le carte in tavola sono cambiate, ma ovviamente il mazzo è sempre quello fornito dal Gruppo Volkswagen. Nonostante ne sia stata realizzata una versione da corsa turbodiesel, che ha partecipato al mondiale turismo, questa generazione non prevede TDI stradali marchiati Cupra. Il più potente in gamma ha 170 cavalli, ma è riservato alla versione FR, ovvero uno step prima di passare alla denominazione Cup-Racing. Quindi ottani in prima linea, ad alimentare il 2.0 TSI da 241 cv. Si tratta del primo livello di potenza disponibile, perché il listino di Leon Cupra si fa via via più ricco di variabili e varianti. Ecco perché a Martorell si torna a parlare di ‘R’, versione che porta la quota di potenza a 261 cv, mentre la coppia passa da 320 a 350 Nm.
TSI SPECIFICO. Per curiosi e amanti dei codici, l’unità due litri sovralimentata del Gruppo Volkswagen ha l’identificativo EA113, ovvero la versione turbo del 2.0 FSI aspirato. Disponibile in diversi livelli di potenza, i TSI destinati alle Cupra, essendo anche tra quelli con il maggior numero di cavalli a disposizione, come le nobili cugine Audi e Volkswagen, adottano delle soluzioni specifiche. Come pistoni e spinotti più robusti, bielle rinforzate, e una testata in lega di alluminio-silicio, oltre all’utilizzo di un turbocompressore BorgWarner K04 maggiorato, rispetto allo K03 destinato alle versioni con potenze più basse.
LE LIMITED EDITION. Le maglie si allargano e dopo la R è tempo di edizioni speciali a tiratura limitata, alcune di queste destinate a specifici mercati. Come la Street Copa, il cui 2.0 TSI sviluppava 285 cavalli o la World Champion Edition (celebrativa della vittoria nel mondiale costruttori del campionato turismo). Più interessante la R310 WCE, 200 esemplari realizzati per il mercato svizzero, dove grazie alla rimappatura del tuner ABT il duemila raggiungeva i 310 cavalli di potenza massima.
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