Ricordi d’infanzia: Ferrari 365 Berlinetta Speciale
Difficile non conoscere Simon Kidston e il suo salone ‘Kidston SA’, con base a Ginevra e specializzato in classiche incredibilmente rare e di valore. All’ordine del giorno ci sono trattative e rivendite di Miura SV, Mercedes 300 SL, Ferrari 275 GTB, Carrera GT… e altra robetta simile, mentre nei ritagli di tempo la ‘Kidston Productions’ si diletta realizzando bellissimi cortometraggi vintage. Uno fra tutti fu quello che vedeva Valentino Balboni e Arturo Merzario sfidarsi a bordo della Miura Millechiodi e una Ferrari 365 Daytona (qui il link al video), ma stavolta si è scelto qualcosa di più delicato.
MEMORIE SPECIALI. Il video è ambientato a Torino, storica sede Fiat, e il narratore è un signore che riporta i suoi ricordi di bambino, quando veniva portato dal padre allo stadio. Il bambino però ha poco interesse per il calcio, a lui piacciono già i motori, e ammira in particolar modo un facoltoso signore che giunge ai cancelli d’ingresso con l’autista a fianco e lui stesso al volante. Il particolare incuriosisce il bambino, ancor più quando il distinto signore arriva a bordo di una sportiva spettacolare, con posizione di guida centrale.
SBALORDITIVA, E UNICA AL MONDO. Il signore distinto si rivelerà essere nientemeno che Gianni Agnelli, presidente Fiat dell’epoca, al volante della Ferrari 365 P Berlinetta Speciale, una one-off (prototipo a parte) commissionata proprio dall’Avvocato. La Berlinetta Speciale targata ‘TO 888888′ viene disegnata da Aldo Brovarone e realizzata da Pininfarina nel 1966, con linee elegantissime e un profilo allungato che preannuncia la Dino. Il tettuccio in vetro termico e il bocchettone a vista sono dettagli all’avanguardia, ma a lasciare scioccati è proprio la posizione di guida centrale, decenni prima della McLaren F1.
LA PRIMA SUPERCAR TRE POSTI. I tre posti pare nacquero per comodità: in un incidente ad alta velocità Agnelli si ruppe una gamba, e non recuperò piena mobilità. Così, grazie al sedile sinistro della 365 che ruotava poteva accomodarsi agevolmente al centro, e usare il cambio ‘Sportomatic’ Porsche (!) che non necessitava della pressione della frizione. Lo slanciato profilo è attraversato da una striscia nera che culmina al passaruota posteriore, dove si trova un 4,4 litri V12 derivato dalla 365 P2 da competizione accreditato di oltre 350 cavalli e 290 km/h. Kidston ha avuto una grossa parte nel restauro (durato quattro anni) di questo splendore, che però non è ancora in vendita… ma se lo fosse non aspettatevi meno di 25 o 30 milioni di dollari.
