Range Rover: la regina compie cinquant’anni
La spartana e robusta Land Rover arriva nel 1948. È stata disegnata da Maurice Wilks in Inghilterra e s’ispira chiaramente alle Jeep utilizzate dall’esercito americano durante il secondo conflitto mondiale. Qualche anno dopo, alla Rover Company, si inizia a pensare ad una versione più ricca di questo mezzo e a tal proposito, negli Anni ’50, viene realizzata una serie di prototipi chiama Road Rover. Questo progetto rimane però fermo fino al 1966, quando Gordon Bashford e Spencer King decidono di portarlo a termine: vogliono sviluppare un fuoristrada con una carrozzeria familiare, che sia comodo e confortevole, mettendo un V8 di origine Buick sotto al cofano.
VELAR. Il primo prototipo è pronto nel 1967 e ha la guida a destra; l’anno successivo arriva il secondo che invece ha il volante montato sul lato opposto. Alla fine del 1969 inizia la produzione del modello pre-serie: si chiama Velar, acronimo di Vee Eight (ovvero V8) Land Rover e conta 25 esemplari. I primi tre, targati YVB 151H, YVB 152H e YVB 153H, vengono immatricolati il 2 gennaio 1970. È nata una nuova tipologia di veicolo, il fuoristrada di lusso – suv di lusso, per dirlo alla moderna maniera -, a suo agio sia nei lunghi viaggi sia in fuoristrada. Ovvero dal centro urbano, allo chalet di montagna più chic.
DAL DESERTO ALLA CITTÀ. Al debutto la Range Rover ha tre porte, un cambio manuale a quattro marce, motore V8 e un sistema di trazione integrale permanente con differenziale centrale bloccabile. Viene immediatamente messa alla prova prova nella Darien Gap Expedition in America Centrale e nella Sahara Expedition; qualche anno dopo partecipa anche alla Parigi-Dakar, che vince nel 1979 (prima edizione) e nel 1981. Negli anni successivi l’evoluzione della Range Rover asseconda tutte le esigenze della crescente clientela: arrivano le versioni a cinque porte, quelle con il cambio automatico o manuale a cinque rapporti, quelle con il motore a iniezione e turbodiesel (prodotto dall’italiana VM Motori di Cento, in provincia di Ferrara). È proprio una Range a gasolio ad aggiudicarsi il faticoso Camel Trophy del 1987 in Madagascar.
Ormai sono in molti a preferire una Range Rover alle solite berline di lusso e, di pari passo a questa scelta, fioriscono gli allestimenti che ne elevano il comfort percepito a bordo. Nel 1988 arriva la versione Vogue SE, con aria condizionata, interni in pelle Connolly e tetto apribile elettrico: optional che fino a quel momento non si erano mai visti su una vettura capace di andare in fuoristrada.
L’ERA BMW. Nel 1994 arriva la seconda serie (P38A), prima Range Rover dell’era BMW. L’influsso della Casa dell’Elica si manifesta subito, soprattutto a livello elettronico. La vettura adotta, di serie e su tutti gli allestimenti, un sistema di sospensioni ad aria che consente di variare l’altezza del veicolo in quattro modalità, garantendo un ingresso più comodo a bordo, maggior stabilità in autostrada ed un’altezza da terra adeguata per l’utilizzo in off-road. Non mancano abs, controllo di trazione, display LCD dove visualizzare centinaia di informazioni relative allo stato del veicolo, apertura con telecomando e, questa volta come optional, il sistema di navigazione satellitare. Non ultimo, una nuova gamma di motorizzazioni, con un R6 da 2.5L Diesel e propulsori V8 da 4.0 o 4.6L a benzina garantiscono un notevole incremento in termine di prestazioni.
LA QUARTA GENERAZIONE. Il 2002 è il momento della terza serie (L322), che sfrutta numerosi componenti già adottati sulle BMW di classe superiore. I motori fanno un ulteriore passo avanti: nel benzina, dal 4.4L V8 di passa al 5.0L, mentre nel diesel si arriva al 4.4L V8. La L322 resterà in produzione per 10 anni, prima di essere sostituita dalla quarta generazione (L405), quella attualmente in commercio. Buon compleanno Range!