Rallyste d’autore. Emozioni eterne
È vero ci sono competizioni, più veloci e tecnologicamente avanzate, dove la sfida ruota a ruota emoziona a ogni curva, ma il fascino del rally resta indiscutibile. Anzi: qui a ogni prova speciale i piloti si lanciano a velocità folli tra gli alberi dei boschi finlandesi, sulla terra soffice della Sardegna, piuttosto che nelle minuscole strade della Corsica, con auto che di serie hanno ben poco, questo è chiaro, ma che al tempo stesso, in una furba quanto storica operazione di marketing ricordano le vetture che guidiamo tutti i giorni. ‘Soltanto’ un po’ più larghe, con qualche appendice aerodinamica in più e un freno a mano idraulico potente quanto il motore sotto al cofano. Da decenni le auto da rally fanno battere il cuore tanto agli appassionati, quanto ai bambini che vedono quelle rumorose auto colorate fare acrobazie nelle stesse strade dove la domenica vanno in bici con il papà. Normale quindi che presto entrino nella leggenda, specie se la loro carriera è coronata dai successi. Lancia Delta Integrale, Alpine A110, Peugeot 205, Lancia 037, Mini e chi più ne ha più ne metta: a Milano AutoClassica 2020 l’esposizione principale era dedicata proprio a loro, le (vecchie) regine dei rally, affiancate da ‘sorelle’ più o meno famose pronte a trovare un nuovo proprietario. Neanche a dirlo le attenzioni del pubblico non sono mancate e nemmeno le nostre; che con qualche scatto e un piccolo passo indietro nella storia ve le raccontiamo in questa Gallery+.