Questa 911 Turbo monta il motore di una Formula 1

Vista al Festival of Speed di Goodwood, prossimamente alla Monterey Car Week in California. Parliamo della Porsche 911 più popolare del momento, forse anche una delle più colorate. Non è solo una ArtCar quella realizzata dall’ex-pilota di Formula 1 e della Ferrari, lo svedese Stefan Johansson, perché sulla base di una 911 Turbo (serie 930) Lanzante ha sostituito il motore di serie con il V6 turbo da 1,5 litri della TAG Porsche, utilizzato nella stagione 1987 di Formula 1 dalla McLaren MP4/3 portata in gara dal pilota scandinavo.

QUELLA PER STEFAN. Sono 11 in totale gli esemplari previsti dal preparatore inglese di 911 con questo incredibile motore. La numero 8 è particolarmente speciale: si chiama SJ87:
SJ che sta per Stefan Johansson, e l’87 si riferisce al fatto che si tratta dello stesso motore con cui ha corso il Gran Premio d’Austria del 1987 a bordo della sua McLaren MP4/3. Quel particolare appuntamento fu molto movimentato per Johansson. Durante le prove libere colpì un cervo, per cui utilizzò l’auto di riserva per la gara. Dopo una sosta ai box perse pure una ruota, costringendolo a tornare ai box zoppicando. Ma ha un ricordo più bello del piccolo ma potentissimo V6 turbo sviluppato dalla Porsche, commentando che, secondo le sue parole: “era probabilmente la parte più forte dell’intera vettura. Era fantastico in termini di guidabilità”.
 

MENO POTENZA, PIÙ AFFIDABILITÀ. Quando era montato sulla McLaren in configurazione da gara, produceva circa 760 CV (558 kW). Per la Porsche TAG Turbo by Lanzante, la potenza è stata ridotta a 510 CV (375 kW), che sono comunque bene più che sufficienti per la leggera scocca della 911. Le specifiche includono, poi, ammortizzatori Öhlins, freni in ceramica, un cambio fornito da una Porsche 993 e un serbatoio del carburante specifico.

(Ecco un’altra delle Porsche TAG Turbo in azione. Sentite che suono!) 

DI FAMA INTERNAZIONALE. Come dicevamo all’inizio ciò che rende questa vettura ancora più unica è la finitura dipinta a mano creata dallo stesso Johansson. Che fin dai tempi delle corse si è sempre dato all’arte, essendo stato ispirato fin da piccolo dal nonno artista. Quando il suo caro amico Elio de Angelis perse la vita, Johansson si dedicò ai pennelli e alla tela come via di fuga, diventando poi prolifico e abile. Le sue opere, realizzate nel suo studio californiano di Santa Monica, sono astratte e molte sono ispirate ai giorni trascorsi a correre sui circuiti dei Gran Premi di tutto il mondo, con l’obiettivo di far rivivere le sensazioni di guida delle monoposto da 1000 CV a chi non potrà mai provare un’esperienza simile.


LA SUA PRIMA ARTCAR. La SJ87 rappresenta la “prima volta” per l’artista nell’applicazione delle sue capacità a qualcosa di diverso dalla tela. Il verde è tratto dal design del casco di Johansson, a sua volta ispirato al suo soprannome d’infanzia Little Leaf. Il blu e il giallo sono ripresi dalla bandiera svedese, mentre il rosso si ispira alla combinazione di colori Marlboro della McLaren da cui è tratto il motore della 911. La realizzazione è squisita, il suono è sensazionale e la combinazione di colori personalizzata e dipinta a mano rende questa vettura ancora più affascinante. Un triplo pezzo d’artista, dall’auto, al motore, alla livrea.