Quando il design BMW metteva tutti d’accordo

Quando il design BMW metteva tutti d’accordo

Negli ultimi anni il design BMW ha preso una direzione – ehm… come possiamo dire – controversa. Già faticate a distinguere un modello dall’altro, specialmente se Suv, per non parlare di alcuni tratti non esattamente riusciti, dal frontale della Serie 4 alla mastodontica e goffa XM. Almeno ci hanno dato la M3 Touring. Tuttavia, fino a non molti anni fa, BMW sfoderava modelli piuttosto belli e fini, per quanto il palco fosse sempre e comunque rubato dalle sue concept. Ne abbiamo tralasciati molti, alcuni volutamente (come la E1, una monovolume elettrica che pare una Pontiac Aztek del futuro) altri per motivi di spazio (come la futuristica AVT), ma i prossimi sei concept non possono che piacere a chiunque, mixando curve sexy a soluzioni mai viste prima.

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BMW GINA LIGHT VISIONARY MODEL. Presentato nel 2008 il concept GINA è qualcosa di mai visto prima, una sorta di spider retrò-moderna che al posto di una carrozzeria rigida sfoggia… una pelle. Sì, come gli esseri umani. GINA è l’acronimo di “Geometry and functions In ‘N’ Adaptions’, ovvero geometrie e funzioni in infiniti modi. Il telaio della GINA è infatti rivestito di una speciale pelle elastica e idrorepellente, resistente a gelo e caldo torrido, in grado di cambiare forma (grazie a numerosi attuatori idraulici e elettrici) a seconda delle condizioni di guida, per essere più stabile, efficiente o veloce. Il concept non ebbe un seguito né applicazioni, ma resta sicuramente sbalorditivo. 

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BMW CSL HOMMAGE E 2002 HOMMAGE. Nel 2015 e 2016 la casa bavarese sganciò un paio di ordigni mica male, progettati per celebrare due delle sportive più importanti del marchio. La CSL Hommage omaggia la 3.0 CSL di metà anni ’70, dominatrice dell’European Touring Car Championship e soprannominata ‘Batmobile’. Il look è molto riuscito, una trasposizione moderna della CSL con volumi importanti, tratti retrò e muscoli ben gonfi; il motore invece è il noto sei in linea biturbo con almeno 500 cavalli. La 2002 Hommage segue lo stesso concetto ma lo applica alla Bmw 2002 Turbo, prima tedesca turbocompressa di sempre. Il concept – basato sulla M2 e quindi con 370 cavalli e 500 Nm – è stupendo, tagliente, dalla linea poderosa e magnetica. Peccato non sia stato prodotto. 

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BMW X5 LE MANS. Prima della Cayenne Turbo o della Range Rover SVR, o ancora della Jeep Grand Cherokee Trackhawk c’era lei, una strana X5 con cerchi dorati e un frontale parecchio affamato di aria. Il motivo era presto detto: sotto il cofano, rullo di tamburi, si celava il mitico S70/3 ovvero il V12 che equipaggiava anche la McLaren F1 e la Bmw V12 LMR che vinse Le Mans nel ’99. Senza restrizioni il 6.1 litri aspirato era capace di erogare oltre 700 cavalli, sparando la grassa X5 da 0 a 100 in 4,7 secondi arrendendosi all’aria solo a 311 km/h. Il cofano ha una enorme presa d’aria per sfogare il calore dei radiatori, i cerchi sono BBS Le Mans, l’assetto è abbassato di 30 mm e irrigidito e il cambio è manuale. In una parola: spaventosa. 

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BMW 328 HOMMAGE. Come dice il nome, la 328 Hommage vuole omaggiare la BMW 328, sportiva degli anni ’30 con oltre 200 vittorie all’attivo, con primi piazzamenti sia alla Mille Miglia che al ‘Ring. L’estetica è veramente affascinante, futuristica ma abbinata a tocchi retrò come i bellissimi cerchi forati, le cinghie di cuoio per chiudere il cofano o i fari segnati da una ‘X’ come avveniva all’epoca. La carrozzeria aperta ha linee slanciate ma molto forti, non vi sono le portiere e il parabrezza è una sottile lastra aerodinamica; minimalisti gli interni, impreziositi da timer e cronografo per le competizioni. L’assenza di tetto e portiere, oltre all’ampio utilizzo di carbonio, mantengono il peso sotto gli otto quintali, pochissimi contando che il sei in linea eroga oltre 300 cavalli, il quadruplo della 328 originale. 

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BMW M1 HOMMAGE. L’ultimo concept ‘Hommage’ di cui parleremo è ispirata nientemeno che alla M1, la supercar bavarese di fine anni ’70, celebre per il suo design cuneiforme e tagliente e per il suo 3.5 litri sei cilindri montato in posizione centrale con 277 cavalli. Per festeggiare i 30 anni della M1, Bmw presenta la M1 Hommage, ispirata sia alla M1 di Giugiaro sia alla Turbo concept del ’72 (che ispirerà la supercar del 1978) disegnata da Paul Bracq. Nel concept moderno i fari a scomparsa… scompaiono, per lasciar posto a proiettori sottilissimi che danno l’illusione dei pop-up, i cerchi si rifanno al design degli anni ’70, così come il doppio logo Bmw al retro. Le specifiche tecniche non sono note, ma il design della M1 Hommage servirà come spunto per la ibrida ed innovativa i8.

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