Premio Veloce 2020: Racing driver, Lewis Hamilton
Hai voglia a dire che la Mercedes sia la monoposto più forte dello schieramento da sei anni a questa parte o che i piloti del Circus odierno non abbiano la stoffa e il carisma delle generazioni precedenti: Lewis Carl Davidson Hamilton è, numeri alla mano, uno dei più grandi sportivi che il mondo abbia mai ammirato. Un Mondiale, il settimo, vinto in anticipo e senza praticamente aver mai rischiato di perderlo; come lui solo Michael Schumacher. 95 vittorie, 164 podi e 98 pole position; come lui nessuno mai.
RACING DRIVE 2020. Dal suo esordio in Formula 1, Hamilton si è aggiudicato almeno una gara e una pole position durante il Campionato, è l’unico pilota nella storia della massima categoria ad esserci riuscito dalla prima stagione e per quattordici annate consecutive. Cose dell’altro mondo. Tra i suoi idoli Senna e Muhammad Ali, un debole per la moda, la fede come alleato supremo di un talento manifesto che lo ha lanciato là, in quell’iperuranio del motorsport che fino ad una decina d’anni fa sembrava irraggiungibile e, soprattutto, insuperabile. Senza se e senza ma, Lewis Hamilton si aggiudica il Premio Veloce come Racing driver 2020, categoria Core.
IL COMMENTO di Nicolò Minerbi, Instagram Veloce
“Lewis Carl Davidson Hamilton non si è ancora stufato di girare in tondo. Come lui solo Schumacher – che però è tedesco – e i pesci rossi, che giocano in un altro campionato. Qui i casi sono due. O lo pagano a chilometro o ha una fame che solo chi ha dovuto lottare contro il mondo intero può avere. Comunque sia, in entrambi i casi quelli così (che sanno anche costruirsi la ‘giusta macchina’) non si fermano mai”.
Al Moro campione, già sconfitto dal biondo compagno di squadra (quello con i capelli per intenderci) e da campionati protetto dal Guardaspalle Valtteri, mai all’altezza di un Nico Rosberg, per essere giustamente consacrato campione avrebbe bisogno di almeno un campionato di confronto sulla medesima monoposto con il giovane famelico Russell.
Questo è ciò che manca a noi, alla Formula 1 e più di tutti, al Moro.
Proprio lui dovrebbe chiedere col rinnovo contrattuale un compagno di squadra decente.
Il giovane famelico Russell farebbe proprio al caso nostro.