Premio Veloce 2020: Made in Italy, Alfa Romeo GTA
Una vettura che urla Italia da tutti i pori, la versione più spinta e destinata ai trackday (o ai collezionisti) della già super tosta Giulia Quadrifoglio. A proposito di GTA e GTAm: “Una delle ultime espressioni completamente meccaniche del Biscione. Entriamo in una nuova era, quella dell’elettrificazione, dove anche se continueremo a cercare la performance e la dinamicità tipica delle Alfa Romeo sarà tutto molto diverso”, parola di Fabio Migliavacca, head of product marketing Alfa Romeo EMEA (qui l’intervista completa). Augurandoci che non rappresenti il classico canto del cigno, l’Alfa Romeo Giulia GTAm è un mostro tricolore a tutti gli effetti.
MADE IN ITALY 2020. Il V6 biturbo da 2.9 litri è stato portato a 540 cavalli e canta ancora meglio grazie agli scarichi Akrapovič in titanio. Più potenza, ma sopratutto più stabilità e leggerezza. Sensibilità: le carreggiate della GTAm sono state allargate di 50 mm e sotto ai passaruota troviamo ammortizzatori, molle e boccole specifici mentre l’utilizzo di carbonio aggiuntivo (modellato grazie all’esperienza della Sauber Engineering) per alcuni elementi esterni e dei sedili a guscio ha consentito di risparmiare oltre 100 kg. E poi, minigonne più cattive, splitter anteriore e posteriore ridisegnati, ala di coda vietata ai minori, cerchi monodado, due posti secchi con cinture a sei punti, lunotto e finestrini laterali in Lexan. Immaginiamo che, leggendo Veloce, saprete già tutto su questa superAlfa alla quale abbiamo dedicato video e speciali (che riportiamo qui sotto)… Un oggetto da collezione, insomma. Una instant classic al sapore dell’immortale mito GTA. E dell’italianità: ecco perché è alla Giulia GTA e GTAm che va il nostro #premioveloce2020 Made in Italy, sezione Hard.
IL COMMENTO di Marco Pascali, Instagram Veloce
“Il mistero della fede è in ogni opera del Biscione. Da sempre. E quest’anno più che mai, nell’anniversario dei suoi 110 anni, è riemerso in ogni racconto o aneddoto che abbiamo (ri)spulciato. C’è qualcosa di ‘dovuto’ (per ragioni tecniche o tecnologico) nelle sue imprese, ma soprattutto qualcosa di eroico. In un certo senso, è come se l’Alfa, quando c’è stato da fare l’Alfa, avesse delegato alle volontà di ferro dei suoi ingegneri e dei suoi uomini in generale la missione di rendere epica ciascuna impresa. Gli alfisti sanno essere gli eroi e gli antieroi della passione per l’auto ed è per questo che sono così simili alle auto che idolatrano. E la GTAm di quest’anno è la nemesi dell’italianissimo mondo noto Alfa Romeo. Che – parliamoci chiaro – non sarà più come prima e sarà in cerca della sua nuova identità ‘digitale’, necessariamente Tricolore, come quella della GTAm. Perché è in questa sua profonda italianità che l’Alfa Romeo trova forza, guizzi e talenti. Ecco perché il premio Made in Italy 2020 (sezione hard) è tutto suo”.
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