Porsche GTS: dopo la Cayenne, ecco la Macan

Lo scorso decennio è stato un gran proliferare di Porsche siglate GTS. Riscopriamole nel dettaglio con i dati salienti e alcune immagini “ufficiali” dell’epoca. 

PORSCHE 911 CARRERA GTS (2014). Nel 2014, la Porsche 911 Tipo 911 si fregia della sigla GTS. La carrozzeria, più bassa di 10 mm, deriva da quella, allargata, della Carrera 4 con la trazione integrale; il paraurti anteriore viene ridisegnato e lo spoiler nel coperchio del cofano posteriore, quando è in posizione sollevata, rimane in una posizione più rialzata che nelle normali Carrera, per aumentare l’effetto suolo e migliorare la stabilita alle alte velocità. Altre peculiarità sono i fari bruniti e la doppia coppia di terminali di scarico verniciata di nero, come pure i cerchi di 20”. Il sei cilindri boxer, reso più pronto nella risposta grazie a una gestione elettronica rivista, fornisce 430 CV e può essere accoppiato a un cambio manuale a sei rapporti o a un rapidissimo robotizzato a doppia frizione. 

Porsche 911 Carrera GTS (2014)

PORSCHE MACAN GTS (2015). La Macan, prima suv “compatta” della Porsche, nasce nel 2013. Sul finire del 2015, sulla base della già grintosa versione S la casa allestisce la GTS, caratterizzata da un look più aggressivo, sospensioni più basse di 15 mm e cerchi di 20” con gomme di taglia “XL” con la spalla ribassata. Cambia anche la gestione della trazione integrale, che premia di più la guida sportiva. Il 3.6 V6 biturbo fornisce 360 CV, capaci di far schizzare l’auto da 0 a 100 km/h in secondi e di farle toccare i 256 orari.

Porsche Macan GTS (2015)

PORSCHE 718 BOXSTER E CAYMAN GTS (2016). Nell’ambito della nuova famiglia 718 (progetto 982), le nuove versioni GTS della Boxster e della Cayman montano il 2.5 quattro cilindri boxer turbo delle S boxer 4 cilindri “centrale” della versione S. Le modifiche al motore riguardano l’aspirazione e il turbocompressore e portano la potenza da 350 a 365 cavalli. L’allestimento di serie include numerosi accessori utili nella guida sportiva, a partire dal differenziale posteriore a bloccaggio meccanico. Dal 2020, dietro l’abitacolo biposto pulsa un motore con due pistoni in più: si tratta del poderoso 4.0 derivato dal sei cilindri boxer della 911 GT3, ma depotenziato a 400 CV. Quanto basta per far aumentare la velocità massima da 290 a 293 km/h.

Porsche Boxster GTS (2016)

Porsche Cayman GTS

PORSCHE 911 CARRERA GTS (2017). All’inizio del 2017 è tempo di restyling anche per la versione GTS della Porsche 911, che si può avere a trazione posteriore o integrale, e con carrozzeria coupé, cabriolet e targa. Come le versioni S, si riconosce dal frontale più sportivo, con prese d’aria ottimizzate e una coda più “cattiva” grazie al doppio cannone di scarico centrale che spunta da sotto il paraurti. La potenza è di 450 cavalli (30 in più della S) e le sospensioni attive sono più basse di 10 mm. Non mancano chicche come i supporti del motore attivi, che riducono le vibrazioni durante la guida sportiva. 

Porsche 911 Carrera GTS (2017)

Porsche Panamera GTS (2018)

PORSCHE PANAMERA GTS (2018). Dalla metà 2018 la Panamera seconda serie c’è anche nella grintosa versione GTS, volendo anche nella versione “famigliare” Sport Turismo. La carrozzeria è ribassata di 10 mm, gli ammortizzatori hanno tre camere a controllo elettronico e i freni arrivano dalla Turbo (dischi frontali da 390 mm e posteriori da 365). Il 4.0 V8 fornisce 460 CV, è abbinato alla trazione su tutte le ruote e, secondo la casa, consente all’auto di “bruciare” lo “0-100” in 3,9 secondi e di sfiorare i 290 km/h.