Porsche 911 GT3 996, la prima della stirpe
Sono già passati 22 anni da quando, all’ultimo Salone di Francoforte del Ventesimo Secolo, venne presentata la Porsche 911 GT3. Era la 911 più orientata alle performance, derivava dalla prima 911 non raffreddata ad aria – che fece storcere non pochi nasi tra i puristi del marchio – e raccoglieva l’eredita spirituale della già mitologica Carrera RS 2.7. Va da se che la controparte non omologata all’uso su strada, era stata progettata per competere nei Campionati FIA per la classe GT3, dove poi ottenne numerosi successi.
PERFETTA PER LA PISTA. Il celeberrimo flat six di Stoccarda sulla GT3 aveva una cilindrata di 3,6 litri, sviluppava 360 cavalli a 7000 giri ed era accoppiato al cambio manuale a sei rapporti della 993 GT2 sovralimentata. Le amnmortizzatori e ribassate di 30 mm, i freni maggiorati e i nuovi profili aerodinamici – incluso un generoso alettone posteriore – rendevano la vettura affilata e precisa a ogni andatura, mentre diversi accorgimenti tecnici – tra cui cerchi in una speciale lega d’alluminio – miravano a ridurre sensibilmente il peso della vettura rispetto alla 996 standard. A discrezione del cliente, la 996 GT3 poteva anche essere richiesta con il pacchetto Clubsport, dove i sediti in pelle regolabili elettricamente venivano sostituiti da una coppia di sedute racing a regolazione manuale e in tessuto ignifugo. Non mancavano, poi, cinture di sicurezza a sei punti, gabbia di protezione interna, volano alleggerito, staccabatteria ed estintore. La Porsche 911 GT3 di prima generazione fu una delle prime sportive di produzione a girare sul tracciato del Nürburgring in meno di otto minuti, stabilendo così un nuovo benchmark di categoria.
ECCO LA RS. Nel 2003, venne introdotta la nuova GT3, la cui potenza era salita a quota 380 cavalli, anche grazie all’adozione del VarioCam ovvero il controllo a variazione continua dell’albero a camme. La seconda generazione di GT3 fu la prima a sbarcare negli Stati Uniti e a disporre – su richiesta – di un impianto frenante con disci in carboceramica. Arrivò poi anche una versione RS, le cui livree ricalcavano quella dell’intramontabile RS 2.7 che oggi vale oltre 500mila euro. La Porsche 911 GT3 RS era anch’essa accreditata di 380 cavalli, ma in molte prove al banco se ne videro quasi 400. Accelerava da 0 a 100 km/h in 4″3 e poteva infrangere il muro dei 300 km/h di velocità massima. Una GT3 RS completò un giro della Nordschleife in 7 minuti e 43 secondi, migliorando il record della 996 GT2 – al tempo la Porsche di serie più potente in listino – di oltre quattro secondi. Era nato un mito.
Articolo bellissimo, quando scriverete la storia della gt3, dove spiegate tutte le versioni?