Peugeot RCZ: l’ultima coupé del Leone
Ah, quando c’era la Peugeot! No, attenzione: la Casa del Leone Rampante c’è ancora, solo che non ci sono più i modelli più iconici, come le piccole sportive siglate GTI, dalla 106 alla 309 passando per le 205 e 306, le cabrio-coupé come le 206, 207, 307 e 308 CC e la “granturismo tascabile” RCZ. Tutte sacrificate sull’altare di Bruxelles, delle multe della UE da evitare e della convinzione (discutibile) che i modelli di nicchia non rendono (ma la Volkswagen tiene botta con le Golf GTI e R, la Toyota fa sempre notizia con la GR Yaris e la Honda non demorde con la Civic Type R).
A CACCIA DI CONSENSI IN GERMANIA! Anche se i cuori sportivi battono ancora per le pluriiridate 205 Turbo 16 e le 206 WRC, la RCZ è una di quelle vetture destinate a restare nella storia e a mantenere alte le quotazioni dell’usato. Più per lo stile che per la tecnica, a dire il vero: presentata come concept-car al Salone di Francoforte del 2007 e proposta come modello di serie due anni dopo, con la presentazione del modello di serie alla IAA del 2009. Luogo, forse, non casuale: la RCZ punta a far concorrenza all’Audi TT, altro oggetto di design a quattro ruote e ad alte prestazioni.
UN TELAIO PIÙ SEMPLICE. La base meccanica è quella della contemporanea Peugeot 308, meno sofisticata rispetto alla TT: all’avantreno McPherson si accompagna l’economico retrotreno a ponte torcente; sotto il cofano i turbobenzina 1.6 THP da 1598 cc nelle esecuzioni da 156 e 200 CV e l’immancabile 2.0 HDI, da 163 CV. Una sportiva per tutti, almeno per destinazione d’uso: il turbodiesel apre le porte ai giovani che per lavoro o diporto percorrono decine di migliaia di chilometri all’anno. I pneumatici di serie misurano 235/45 R18 ma si possono richiedere, a richiesta, anche quelli 235/40 R19; l’impianto frenante prevede dischi anteriori autoventilanti con diametro di 306 mm (che nelle versioni con i cerchi da 19″ di primo equipaggiamento diventano di 340 mm) e dischi posteriori pieni da 290 mm di diametro. Di serie ci sono ABS, assistenza alla frenata d’emergenza ed ESP.
L’IBRIDA-DIESEL CHE NON VIDE LA LUCE. Rispetto alle premesse e alle promesse fornite dalla concept car il modello di serie conserva quasi immutato lo stile (solo lo scarico è spostato dal centro del fascione posteriore al lato sinistro) mentre non si concretizzò mai l’ipotesi della versione ibrida-diesel 4×4: riprendeva lo schema tecnico della 508 RXH, con il motore elettrico a muovere le ruote posteriori e a generare una potenza di sistema di 200 CV, partendo dai 163 CV del 2.0 HDI.
PRODOTTA IN AUSTRIA. A rendere ancora più insolita e particolare la RCZ ci pensava la logistica: infatti non veniva prodotta in Francia bensì a Graz, in Austria, presso la Magna Steyr, la stessa azienda che assembla anche modelli di altre case automobilistiche, come BMW e Mercedes. Dal punto di vista collezionistico, de le Peugeot RCZ del debutto (quelle da 156 a 200 CV) si rivolgono a un pubblico di amatori che ne apprezzano le forme e l’impostazione di guida sportiveggiante, quella che è destinata a meglio conservare il valore e a incrementarlo in proiezione futura si chiama RCZ-R e adotta il “millesei” turbo da 270 CV.
UN DIFFERENZIALE CHE FA LA DIFFERENZA. La Peugeot RCZ-R appare come concept car al Salone di Parigi del 2012: ha 260 CV, più che sufficienti per farne la Peugeot di serie più potente della storia. Nell’estate del 2013, più precisamente il 14 luglio al Festival of Speed di Goodwood arriva la RCZ-R in configurazione definitiva. Il 1.6 nel frattempo arriva fino a 270 CV di potenza massima, con 330 Nm di coppia massima costanti tra 1900 e 5500 giri. La vettura monta cerchi da 19 pollici dal disegno specifico e sedili anch’essi dal disegno e dal rivestimento specifico, ma sopratutto è l’unica Peugeot RCZ a montare un differenziale autobloccante anteriore, il che la rende non solo la RCZ più potente, ma quella più efficace e coinvolgente tra le curve. L’impianto di scarico differisce da quello delle altre RCZ per la presenza di due terminali di scarico separati, uno per lato. La RCZ-R migliora sensibilmente le prestazioni della versione THP da 200 CV, accreditata di una velocità massima di 237 km/h e di uno 0-100 in 7,5 secondi, raggiungendo i 250 km/h e “bruciando” lo scatto da fermo a 100 km/h in 5,9 secondi. La RCZ-R esce di scena nel settembre del 2015 e gli ultimi esemplari vengono immatricolati fino alla fine dell’anno; l’auto non avrà eredi e con la sua scomparsa inizia a delinearsi la Peugeot tutta guidata dalla riduzione delle emissioni.
ABBORDABILE, RCZ-R A PARTE. All’epoca delle nostre ricerche su principali marketplace digitali italiani la RCZ più accessibile, una 2.0 HDI Black Yearling con oltre 200mila km all’attivo, era proposta a 6300 euro; a 8400 euro è proposta la turbobenzina più accessibile; per una serie speciale Asphalt da 200 CV con 61mila km si arriva a 17.900 euro. Una sola RCZ-R in vendita, a oltre 30.000 euro, quotazione legata anche al modesto chilometraggio accumulato: poco più di 27.000 chilometri.