Museo VW: il nido del Maggiolino e non solo

Museo VW: il nido del Maggiolino e non solo

NELLA TANA DEL LUPO. Con il “temporaneamente nostro” Volkswagen Grand California, arriviamo anche a Wolfsburg a meno di un centinaio di km da Hannover, dove ha sede la Casa tedesca e dove, a due passi dagli stabilimenti e dagli uffici direzionali, si trova il museo Volkswagen, o meglio, lo Stiftung AutoMuseum Volkswagen, ossia la fondazione che custodisce il patrimonio storico del marchio automobilistico più prolifico a livello europeo. La collezione, tecnicamente e storicamente significativa, è ospitata in un’ex fabbrica di abbigliamento con il tipico fascino dell’archeologia industriale. E nelle vicinanze c’è anche l’AutoStadt, la struttura dove è possibile farsi consegnare direttamente la propria nuova Volkswagen.

Museo VW Sambabus 1962ESPOSIZIONE ARTICOLATA. Qui il passato diventa tangibile, i ricordi e le emozioni rivivono, le auto storiche fanno battere il cuore, soprattutto per la simpatia innata delle forme di un Maggiolino, di un Bulli o di una Typ 3.  Su una superficie espositiva di circa 5000 metri quadrati, circa 130 veicoli offrono un’affascinante panoramica della storia dei prodotti Volkswagen. E sono esposti anche molti rari concept, prototipi e modelli unici.

Museo VW Käfer Cabriolet 1949IL MAGGIOLINO, DECENNIO PER DECENNIO. La visita può essere organizzata seguendo il dipanarsi delle aree tematiche, passando dal Maggiolino al Bulli, dai modelli Typ 3 e Typ 4 raffreddati ad aria alla Golf, dalle concept car alle vetture da competizione. Al Maggiolino, ovviamente, è riservato uno spazio decisamente importante, nel quale si trovano esemplari di berlina e cabriolet di ogni decennio di produzione, oltre ai veicoli di servizio delle poste tedesche e dell’ADAC, l’Automobil Club tedesco. Osservando in sequenza la zona posteriore dei vari esemplari, si può notare l’evoluzione nel disegno del lunotto, con superfici vetrate sempre maggiori a partire dall’originario modello a due “vetrini”, per arrivare a quello ovale singolo e ai successivi sempre più ampi a beneficio della visibilità posteriore, come aveva suggerito Battista “Pinin” Farina. Quanto al Bulli, non si tratta dell’unico veicolo commerciale presente (naturalmente con numerosi esemplari): in sala si nota anche la presenza del meno noto Fridolin, un veicolo compatto che oggi potrebbe essere definito il progenitore del Caddy.

Museo VW Karmann Typ3 Cabrio Prototyp 1961DAI PROTOTIPI ALLA SERIE. Un aspetto molto interessante, comune alle diverse sale, è la presenza dei prototipi accanto ai relativi modelli di serie (e alle serie speciali): in questo modo, anche al visitatore meno smaliziato o esperto è permesso di capire quali dettagli sono stati utilizzati sui veicoli definitivi e quali sono stati scartati. Per esempio, della Typ 3 (meglio nota come 1500 e 1600, declinata nelle varianti berlina a 2 porte, coupé fastback e Variant a 3 porte) non sono molto noti i prototipi di una cabriolet e di un’evoluzione estetica con il frontale delle Typ 4 (411 e 412) che non ebbero seguito a causa della scelta dell’azienda di convertirsi alla trazione anteriore E il primo esempio fu la berlina K70 a 3 volumi e 4 porte.

Museo VW Herbie 1969C’È ANCHE HERBIE. Oltre ai veicoli di serie, l’esposizione comprende anche curiosi pezzi unici, come la star del cinema Herbie (protagonista della serie di film “Un Maggiolino tutto matto”), un Maggiolino in legno e la “See Golf”, una Golf anfibia. A proposito di Golf: sono esposti numerosi esemplari delle prime serie, quelle che già oggi hanno un importante significato e valore collezionistico. Non mancano la versione americana Rabbit e la Golf Country, progenitrice delle moderne crossover, al pari della prima Passat Syncro, basata sulla Variant della seconda generazione.

Museo VW Iltis Paris Dakar 1980SPAZIO MODERATO AL MOTORSPORT. Tra le auto da corsa spiccano la Race Toureg protagonista alla Dakar e una Golf GTI gruppo 2 prima serie, nella livrea verde Hella impiegata nel Campionato Tedesco Rally (pur essendo più celebre quella ufficiale giallo-blu schierata in alcune gare del Mondiale). E c’è anche una Polo Coupé G40 con compressore volumetrico che si è cimentata in record di velocità in circuito. Anche alle moderne Volkswagen stradali a trazione anteriore è stato riservato un adeguato spazio: si va dalle generazioni iniziali di Polo e Passat, alla prima Scirocco coupé, che però non ebbe il meritato successo nonostante ci fosse anche una versione dotata della stessa meccanica della Golf GTI della stessa epoca.

MONOMARCA DAL 2001. Il museo è stato aperto ufficialmente al pubblico il 25 aprile 1985 e il 1° gennaio 1992 è nella Fondazione Volkswagen AutoMuseum senza scopo di lucro. Nella primavera del 2001 – in concomitanza con l’apertura dello ZeitHaus nel vicino Autostadt, che ospita modelli dei vari brand del gruppo tedesco – il concetto dello Stiftung AutoMuseum è stato rinnovato per concentrarsi esclusivamente sul marchio Volkswagen, aumentandone ulteriormente l’attrattiva per gli appassionati del marchio. E la storia continua: la collezione dell’AutoMuseum Volkswagen viene continuamente ampliata e regolari mostre speciali si concentrano su periodi e prodotti affascinanti della storia dei prodotti Volkswagen, mettendoli in luce da angolazioni nuove e insolite.

Stiftung AutoMuseum Volkswagen
Dieselstraße 35 (Parcheggio in Lerchenweg, a sinistra)
38446 Wolfsburg
Orario di apertura: da martedì a domenica, dalle 10 alle 17
Biglietti: 8 euro, ridotti 4 euro
Sito internet: www.automuseum-volkswagen.de
E-mail: info@automuseum-volkswagen.de

  • Museo Volkswagen
  • Museo VW Typ3 Glasmodell 1960
  • Museo VW Touareg Race 2011
  • Museo VW Korbkaefer 1997
  • Museo VW Golf 1 1975
  • Museo VW 412 Variant 1973
  • Museo VW Karmann Ghia Coupe 1973
  • Museo VW Herbie 1969
  • Museo VW Sambabus 1962
  • Museo VW EA 47 1955
  • Museo VW Karmann Typ3 Cabrio Prototyp 1961
  • Museo VW T1 1949
  • Museo VW EA 272 1972
  • Museo VW EA 276 1969
  • Museo VW Westfalia Camper 1978
  • Museo VW Type 3 Cabriolet 1961
  • Museo VW Polizei Cabriolet Typ 18 A 1949
  • Museo VW Käfer Cabriolet 1949
  • Museo VW Iltis Paris Dakar 1980
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