Museo Nicolis, 12 prime volte: Citroën SM

Museo Nicolis, 12 prime volte: Citroën SM

La prima vettura Citroën, la Tipo A fu presentata solo nel 1919, anno in cui il geniale costruttore francese decise di riconvertire la propria fabbrica dalla produzione di proiettili a quella di automobili. Importati dall’America i più avanzati metodi di costruzione, la Casa francese seppe sfruttare i vantaggi della pubblicità più spinta e sensazionale: il 4 luglio 1925 una scritta Citroën, composta da 280mila lampade elettriche, illuminò la Tour Eiffel. Nel 1934 la Michelin acquisì il controllo della fabbrica. La Traction Avant del 1934, la 2 CV del 1948 e la DS 19 del 1955 sono le vetture che hanno fatto la storia del marchio.

Museo Nicolis, Citroën SM, ph Angelo Rosa (1)

UNA GT NON CONVENZIONALE. Nel 1968 la Citroën acquisì Maserati: l’iconica SM è stato il primo frutto nato dalla collaborazione con il Tridente e, con una tale peculiarità, non poteva certo mancare all’appello nella collezione del Museo Nicolis. Il debutto ufficiale avvenne il 10 marzo 1970 al Salone di Ginevra: la stampa specializzata accolse subito la vettura con favore, sottolineando le notevoli doti di tenuta di strada. Alcuni giornalisti, dopo aver provato la vettura su pista a 200 km/h per diverse ore, rimasero favorevolmente impressionati dal comfort della guida: merito anche della sua linea affusolata, che riduceva notevolmente l’attrito aerodinamico.

Foto: Angelo Rosa

Foto: Angelo Rosa

CUORE DI MODENA. Il V6 da 2670 cc che equipaggiava la vettura fu progettato dall’ing. Giulio Alfieri, responsabile tecnico della Maserati e veniva interamente costruito negli stabilimenti di Modena. Tra le altre caratteristiche di questo motore va senz’altro ricordata l’alimentazione a tre carburatori doppio corpo Weber e la distribuzione a doppio asse a camme in testa per bancata; nonostante quest’ultima caratteristica, tuttavia, ogni testata aveva due valvole per cilindro. La potenza massima di questo propulsore era di 170 cavalli a 5500 giri. Con queste caratteristiche, unite ad un CX di tutto rispetto e mettendo in conto un peso a vuoto di 1450 kg, la SM riusciva a spingersi fino a 220 km/h. Con questo modello Citroën volle dimostrare come la trazione anteriore potesse prestarsi in modo adeguato anche ad una gran turismo di classe e prestazioni elevate: per oltre dodici anni, infatti, fino all’avvento dell’Audi 200 Typ 44 nel 1983, la SM mantenne il primato dell’auto a trazione anteriore più veloce mai prodotta in serie.

Foto: Angelo Rosa

Foto: Angelo Rosa

INNOVATIVA. La SM adottava soluzioni ancora oggi all’avanguardia: ad esempio i fari collegati allo sterzo che ‘seguono’ il raggio della curva e il servosterzo ad assistenza variabile, che diventa più diretto e duro con l’aumentare della velocità. Non potevano naturalmente mancare le sospensioni idropneumatiche – o meglio oleopneumatiche – riprese dalla DS, che contavano anch’esse sul principio delle quattro sfere in acciaio riempite per metà di azoto e per metà d’olio.

Foto: Angelo Rosa

Foto: Angelo Rosa

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