Metà Volvo, metà Corvette: l’ultima follia di Paul Newman

IL V8 UFFICIALE. Tra le Volvo progettate nel secondo dopoguerra, il capitolo dedicato alle 8 cilindri è davvero scarno: si limita alle XC90 e S80 2ª serie, in edizione restyling, proposte dal 2005 al 2010 ed equipaggiate con un V8 aspirato di 4,4 litri da 315 CV e 440 Nm montato trasversalmente. Un’unità motrice progettata in collaborazione con la svedese Skovde e la giapponese Yamaha, che provvedeva a realizzarla in Giappone.

foto cortesia RM Sotheby’s

BRICOLAGE ALL’AMERICANA. Forse anche per questo motivo, negli Stati Uniti, negli anni precedenti, c’è stato qualche appassionato che ha preferito far da sé, allestendo alcune Volvo, originariamente a 4, 5 o 6, cilindri con dei “Big Block” presi a prestito da vetture avviate alla demolizione o, semplicemente, acquistando sul mercato del nuovo o dell’usato i pluricilindrici americani più potenti. Tra questi cultori del V8 “sempre e comunque”, c’è un nome noto a tutti, quello di Paul Newman, nel cui garage tradizionalmente c’è sempre stata una Volvo station wagon. Ma le sue insospettabili e sobrie giardinette avevano tutte il “trucco” sotto il cofano.

foto cortesia RM Sotheby’s

TUTTO È COMINCIATO CON UN V6. Tra le molte attività per le quali l’attore (e pilota) Paul Newman era noto, la sua inclinazione per le Volvo station wagon modificate con motori da “muscle car” era una delle più singolari. La sua prima “wonder-wagon” è stata una Volvo 740 del 1988 spinta da un V6 turbo di 3,8 litri proveniente da una Buick Grand National. All’epoca, la 740 di serie poteva contare solo su unità motrici a 4 cilindri, anche turbo, mentre il frazionamento a 6 cilindri (in linea) era riservato alle turbodiesel.

CUORE DI MUSTANG. Più tardi nel garage di Paul Newman arrivò una Volvo 960 con un V8 Mustang di 5 litri sovralimentato. L’attore convinse anche l’amico David Letterman a comprarne una, come ha ammesso il famoso conduttore di talk show in un’intervista rilasciata nel 1995 a John Stewart. “Paul Newman – ha raccontato Letterman – mi chiama e mi dice: ‘Dave, sto pensando di comprarmi una Volvo station wagon e di metterci dentro un motore Ford 302 V8 che, però, è grande quanto un piccolo pianoforte, quindi dovremo arretrare la paratia parafiamma. Ne vuoi una?” Pur sostenendo che le station wagon Volvo erano “brutte come scarpe fatte in casa”, Letterman ne ordinò un esemplare e continuò a parlarne in modo entusiasta. Con oltre 400 CV, una di queste Volvo 960 modificate, testata all’epoca da Car and Driver, si era dimostrata veloce come una Mustang Cobra della metà degli anni ’90.

foto cortesia RM Sotheby’s

ANIMA CORVETTE. La terza e ultima Volvo modificata di Paul Newman è quella che vi presentiamo in questa occasione e se volete potete comprarla all’asta che si terrà dal 31 maggio al 13 giugno nel Connecticut, dove RM Sotheby’s venderà all’incanto una collezione di oggetti appartenuti all’attore. A differenza delle due precedenti, questa preparazione sulla base della V90 di prima generazione (pochi sanno che la sigla della wagon di oggi venne utilizzata già alla fine degli anni ’90 per l’edizione finale della 960) non nasce da una idea dello stesso Newman, ma è stata realizzata dalla sua scuderia impegnata nel motorsport, che glie la regalò a sorpresa nel 2007 quando lui aveva 82 anni.  Infatti sulla plancia compare una targhetta in metallo con incisa la frase “This should get you to the grid on time”, che significa “Questa dovrebbe portarti sulla griglia in tempo”.

foto cortesia RM Sotheby’s

SOSPENSIONI PORSCHE. Sotto il cofano c’è un motore Chevrolet LS2 V8, cioè il 6,2 litri da 404 CV della Corvette C6, abbinato a un cambio automatico General Motors a 4 marce. Il layout a trazione posteriore della V90 ha fatto sì che, a parte l’accorciamento dell’albero di trasmissione e la modifica del leveraggio per allineare correttamente la leva del cambio sul tunnel, non siano state necessarie altre lavorazioni o modifiche importanti. Solo il cablaggio della Volvo di Paul Newman è stato rielaborato professionalmente da un esperto di elettronica. Le sospensioni posteriori sono rimaste quelle di serie, mentre l’avantreno è stato modificato con componenti provenienti da una Porsche 911 e con una robusta barra duomi che, rossa, campeggia nel vano motore.

foto cortesia RM Sotheby’s

UTILIZZATA POCO. L’esterno, invece, è rimasto quello originale, poiché Paul Newman preferiva che le sue station wagon svedesi mantenessero il look di serie. Sfortunatamente, l’attore morì un anno dopo il completamento dell’auto e non poté quindi godere appieno delle temibili prestazioni della vettura. Questa “Volvette” (frutto della crasi tra Volvo e Corvette), completa di stemma posteriore personalizzato “V06”, ottenuto capovolgendo il 90 originale, viene ora offerta all’asta, insieme con il 6 cilindri in linea di 3 litri di cilindrata, la trasmissione e la letteratura di bordo originali. La stima d’asta va da 20 a 25 mila dollari, cioè da 18.600 a 23.200 euro. Fatevi avanti… l’attuale V90 è autolimitata a 180 km/h, mentre la “Volvette” fa sicuramente meglio, visto che la Corvette con lo stesso V8 arrivava ai 300…