Mercedes 600: la preferita dai miliardari degli anni ’60
SUPER CHIC, PER POCHISSIMI. Sessant’anni fa le personalità più in vista del jet set internazionale, quando non avevano voglia di calarsi nell’abitacolo angusto dello loro chiassose supercar italiane e desideravano darsi un tocco chic, chiedevano all’autista di preparare la limousine. Che poteva essere una Rolls-Royce, una Bentley, oppure una Mercedes 600: un’auto da mille e una notte che non aveva proprio nulla aveva da invidiare alle più lussuose ammiraglie inglesi.
ELEGANZA IRRESISTIBILE. Poche altre auto al mondo, negli anni ’60, facevano capire all’uomo della strada che il signore in smoking che stava mollemente adagiato sui suoi sedili era uno che nella vita era “arrivato” davvero. E così è stato per quasi due decenni, a dimostrazione di quanto, sotto quell’abito così solenne e austero, quell’auto racchiudesse un concentrato di tecnologia unico. Prodotta in 2677 esemplari, 487 dei quali nella faraonica versione a passo lungo, la Mercedes 600 è stata per lungo tempo una tentazione irresistibile per i pochi che potevano permettersela: l’hanno scelta tycoon, capi di stato, re, sultani, celebrità del mondo dello spettacolo. Anche Papa Paolo VI si è lasciato tentare dal suo charme unico, finendo per inserirne una nel ricco parco auto del Vaticano.
LA PRIMA STELLA CON IL V8. La Mercedes 600, contraddistinta dalla sigla di progetto W100, è stata la prima vettura stradale della casa tedesca mossa da un motore V8 (un 6,3 a benzina da 250 CV che le assicurava prestazioni da sportiva vera, con uno “0-100” in meno di dieci secondi e allunghi oltre i 200 all’ora). Vista con gli occhi di oggi appare come la classica auto da museo, ma il suo stile, nato sotto la direzione di Friedrich Geiger e al quale ha contribuito in misura decisiva anche Paul Bracq, il “papà” della BMW Serie 3 e di tanti altri capolavori su ruote, per l’epoca era un concentrato di classe pura. Ed è così ancora oggi. Senza considerare il fatto che avrebbe potuto evolversi in declinazioni dal sapore più sportivo, se solo la coupé a due posti uscita dai cancelli della fabbrica di Sindelfingen nel 1965 non fosse rimasta un esemplare unico. Quell’esercizio di stile, comunque, non fu fine a stesso, perché la Mercedes nello studio di quell’ammiraglia a due porte mise a fuoco spunti preziosi per definire il carattere e le caratteristiche delle sue successive granturismo di lusso.
SUPER TECNOLOGICA. Come accennato sopra, oltre che per la sua fine eleganza, la Mercedes 600 va ricordata anche per le tante soluzioni ad alto tasso tecnologico che l’hanno resa un’auto incredibilmente avanti rispetto al suo tempo. Era dotata di una centrale idraulica così sofisticata da consentire il funzionamento di tantissimi componenti anche diversissimi tra loro, come i finestrini, il bagagliaio, le bocchette di ventilazione dell’abitacolo, i separé per il divano posteriore, il tetto apribile. Persino la chiusura delle portiere e il freno a mano, insomma lussi così ricercati da essere tutt’altro che scontati persino sulle migliori berline di lusso di oggi.
ALLESTIMENTO FARAONICO. E tra le varie personalizzazioni possibili figuravano anche mobile bar, frigo, televisore, telefono, tavolino da picnic estraibile, doppio tetto apribile e anche un bracciolo contenente un rasoio elettrico. Altri tempi, altri gusti, altri modi d’intendere un’eleganza che non passerà mai di moda.