Mazda MX-5: storia di una dipendenza
Pochi anni fa un caro amico acquistò una Mazda MX-5 NB; non la pagò barattando fette biscottate e miele come un tempo, ma sempre meno delle cifre attuali. L’amico in questione non aveva mai provato una Miatina, e nonostante l’1.6 litri avesse meno della metà dei cavalli della sua Mégane RS 265 Cup (una delle migliori hot hatch moderne) se ne innamorò all’istante. Facile capirne il motivo: trazione posteriore, un eccellente cambio manuale, distribuzione dei pesi perfetta, una tonnellata scarsa di peso, due posti secchi e una dinamica che a volte non trovate su sportive più costose, il tutto a cifre ancora (quasi) umane.
UNA BRUTTA DIPENDENZA. Al che – da fan delle MX-5 – gli dissi: “non farti prendere la mano con le modifiche, perché la voglia ti verrà, e rischierai di spendere più del prezzo della macchina solo in upgrade”. In risposta ricevetti un fermo e convinto “Naaaah, è quella da battaglia questa, giusto per il casa-lavoro”. Bene, dopo aver cambiato e migliorato assetto, cerchi, scarico, style bar, sedili, volante, gomme, angoli, radiatore etc. etc. etc. ancora non ammette di essere caduto nel classico tunnel Mazda. Beh, sempre meglio dell’eroina. Ah dimenticavo, per l’anno prossimo è prevista anche una riverniciatura completa.
TANTA SPESA, TANTA RESA. In questi giorni invece – ed ecco che arriviamo al succo dell’articolo – sono stati montati cambio a sei marce e differenziale autobloccante, un intervento costato mezzo rene che cambia sensibilmente la guida. Partiamo dal sei marce, un capriccio più che un bisogno: ora sì c’è una marcia in più, ma la rapportatura è così corta che in autostrada siete a giri ancor più alti di prima e sulle strade secondarie vi trovate a cambiare ogni venti metri, come quando strapazzate un cinquantino motard. Il vantaggio è che seconda e terza diventano perfette per i passi di montagna, sfruttando e distribuendo al meglio i 7 cavalli di potenza della Miatina.
ADDIO DIFFERENZIALE APERTO. L’autobloccante è un altro discorso. Mentre il sei marce è uno sfizio per sentirsi in prova speciale su ogni salita, il nuovo differenziale dà alla guida un sapore totalmente diverso. Sull’asciutto la differenza non è enorme, i cavalli sono pochi e anche di serie potete intraversare la NB giocando tanto con inerzia e trasferimenti di carico, è su asfalto umido o bagnato che le cose si fanno comiche. Con l’autobloccante si riesce ad anticipare il traverso e mantenerlo col gas mentre il volante scorre tra le mani, senza il rischio di avere la ruota interna che pattina a caso (a meno che non si sollevi) e voi fermi, il che era davvero frustrante. Volendo potete anche fare dei tondi nella ghiaia tutti felici, prova ultima per verificare che l’autobloccante lavori come si deve.
QUASI UNO STILE DI VITA. Arrivare a questo punto non è stato economico, ma il bello delle Miatine è anche il legame che si crea tra proprietario e Mx-5, ciascuna modificata secondo la propria personalità o stile di guida. Che sia una NA, una ND, una NBFL o una NC poco importa, le potenzialità sono infinite. Questo vale più o meno per tutte le auto, anche se una Mx-5 occuperà sempre un posto speciale nella categoria, sia per la miriade di ricambi aftermarket disponibili sia per la diffusione tra gli appassionati. Ogni step in più richiede sacrifici e liquidi, ma la vostra soddisfazione e il vostro sorriso compenseranno ogni buco nel conto corrente. Quasi.
