Maserati Quattroporte, l’ammiraglia più veloce

All’infuori della cerchia dei più indomiti appassionati della casa del Tridente, probabilmente pochi sanno che la Maserati Quattroporte nacque nel 1963 da un’intuizione del giornalista cremonese Gino Rancati, un professionista che come pochi altri – attraverso il suo microfono – , ha saputo raccontare le vicende umane e professionali dei grandi protagonisti dell’automobile italiana. L’idea di fondo, in realtà accarezzata dal patron Adolfo Orsi già dall’autunno del 1960, è quella di installare nel cofano di una berlina elegante e raffinata il motore dei bolidi che dominano le gare della categoria Sport. Dalla scrivania di Rancati ai tavoli da disegno dei progettisti del Tridente il passo è breve e così, sotto la direzione tecnica dell’ingegner Giulio Alfieri, comincia a prendere forma una Maserati come non se ne erano mai viste prima.

NOME IN CODICE. Con la sigla interna AM 107 parte il progetto di un’ammiraglia destinata a cambiare per sempre la storia del Tridente e dell’intero mondo dell’automobile. In controtendenza rispetto a quanto era avvenuto nel recente passato e a quanto avverrà in futuro, alla nuova nata in casa Maserati non viene dato né il nome di un vento né quello di un circuito al quale è legato un successo sportivo del Tridente. Così, accanto alla coupé Sebring, chiamata così per ricordare la vittoria del 1957 nella celebre gara di durata americana, al Salone di Torino del 1963 debutta la Quattroporte. Com’è facile intuire, la parola – scritta tutt’attaccata – indica l’inedita configurazione della carrozzeria, disegnata da Pietro Frua e costruita a Torino da Vignale. Forse nessuno, all’epoca, poteva immaginare che quel nome sarebbe rimasto vivo sino ai giorni nostri, attraversando sei generazioni di un modello che, nonostante i cambi di proprietà e gli alti e bassi che sempre hanno contraddistinto la storia del Tridente, è riuscito a mantenere intatto il proprio Dna. Diventando un simbolo del mito Maserati in tutto il mondo. Scopriamone la storia e alcune curiosità nella nostra Gallery+.      

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