Lopresto Raid: giorno 3. Un epilogo anticipato
Diciamolo, siamo stanchi morti. E non sono solo i mille chilometri e rotti ma il fatto che tutte le sere andiamo a letto tardissimo perché l’accoglienza al raid è inesauribile. Per di più questa mattina ho fatto l’una per mettere a posto le foto del giorno 2, c’è chi ha fatto addirittura peggio, Peppe Augeri (il nostro meccanico al seguito) ha finito di sistemare la Balilla di Corrado alle tre. Tutto questo per dire che rischiavate di non vedere neanche una foto perché, cotto come sono, per prima cosa ho fatto cadere la macchina fotografica e come seconda ho perso il telefonino. Fatte le premesse, ecco il sunto della giornata.
Giorno 3. Reggio Calabria-Bagnara-Castrovillari 294 chilometri
Tempo favoloso. Carburazione un po’ grassa. Mare piatto e la discesa a Scilla è sempre mozzafiato. La prima fermata è Bagnara, la città di Lopresto, che l’ha accolto in pasticceria (oltre che in comune e alla proloco) poi ci siamo sparati un po’ di autostrada quasi deserta, e gratis, per andare a mangiare tra gli ulivi della tenuta Statti, a Lamezia Terme. La parte più bella della giornata è la salita dopo Bagnara: una serie di curve da raccordare con una spruzzata di tornanti qua e là. È qui che abbiamo riconosciuto il garage dove è nata la passione di Corrado. Fa buio. Cala la nebbia. A un certo punto vediamo la luce. È Castrovillari illuminata a festa. Parcheggiamo la macchina sul corso e ci perdiamo tra la folla che ci accoglie. Quando ritorniamo alla macchina, la Giardiniera è splendente. Merito di Mafra e Zaro che l’hanno tirata a lucido. Tutto bene quindi, no? No. Purtroppo la Balilla di Corrado ha un problema. Lungaggini meccaniche la bloccano rallentando il raid. E quindi? Quindi noi che siamo #pedaltometal continuiamo la cavalcata… Stay tuned!