Lancia Hyena Zagato: l’ultima instant classic di Chivasso
Zagato tratta la carrozzeria allo stesso modo da cento anni: il suo stile è forma, tutto il resto è inutile. Una ‘pelle’ Zagato è razionalista e funzionalista; non c’è decorazione, viene disegnata per sottrazione ed esprime massima aerodinamicità per esaltare la meccanica. Ugo Zagato, classe 1890, si formò in aziende aeronautiche: il 19 aprile 1919 fondò la sua azienda a Milano per la costruzione di automobili e aerei. Inizialmente la carrozzeria produsse anche allestimenti di gran lusso e Coupé Limousine ma si convertì presto alle corse dando il via a un’impostazione tecnica e a una filosofia tuttora vive e pulsanti: coupé o spider due posti, soprattutto Gran Turismo, per circolare su strada in settimana e correre nel weekend semplicemente con il numero di gara sulle fiancate. Questo rigore mantenuto nel tempo ha reso il marchio Milanese uno specialista delle GT, stradali e da corsa. I risultati sportivi furono tanti come anche quelli nei concorsi d’eleganza: in queste ‘competizioni’, Zagato espresse la validità della bellezza necessaria del suo stile essenziale e rigoroso.
UNA NUOVA LANCIA SPORT ZAGATO. All’inizio degli anni ’90, verso la conclusione dei progetti Maserati 228i, Spyder 2.8i e nel pieno della produzione della SZ con l’Alfa Romeo, comincia la ricerca sulle versioni derivate, SZ Coda Tonda e SZ Spider. Viene quindi deliberata dalla Direzione la versione Roadster RZ con parabrezza tagliato e il progetto Coda Tonda migra su marchio Lancia con l’idea di creare un modello speciale in serie limitata e da collezione. La Lancia Hyena è il primo progetto interamente seguito da Andrea Zagato. Il volume è inizialmente ispirato all’Alfa Romeo Giulietta SZ Coda Tonda del 1960, Gran Turismo del Biscione di piccole dimensioni ma grande carattere grazie al motore 1.3 e alla proverbiale leggerezza. Spostandosi sul marchio Lancia il progetto viene completato con elementi tipici delle tante versioni Sport realizzate da Zagato per l’azienda di Chivasso.
GREENHOUSE S.Z. Zagato intende inoltre perpetuare la tradizione cominciata negli anni ’50 che spesso vede le sue versioni Gran Turismo per Marchi diversi condividere la stessa green-house (ovvero la cellula abitativa, ndr): Fiat 8V Zagato, Alfa Romeo 1900 SSZ, Maserati A6G/54. Il designer Marco Pedracini si occupa di tracciare il piano di forma su base Lancia Delta HF Integrale 16v evo. Il team si avvale del contributo di Walter de Silva, ancora in forze al Centro stile Alfa Romeo di Arese ma desideroso di occuparsi di tutti i Marchi del Gruppo Fiat. Il nome, scelto da Andrea Zagato, rispecchia la forma dell’animale a cui s’ispira: è l’unico con quattro zampe motrici e posteriore spiovente. Sulla monoscocca della Delta è innestata la green-house dell’Alfa Romeo SZ, inclinata in modo da ottenere una forma diversa, anch’essa a coda spiovente.
PAUL KOOT. La Hyena – con autorizzazione Lancia – viene presentata al Salone di Bruxelles nel gennaio del 1992. La coupé 4×4 italiana piace, conquista, i clienti e gli appassionati. È perfetta espressione dell’idea Zagato di instant classic: auto sportiva di produzione corrente ma, da subito, considerata da collezione. La commercializzazione e la logistica vengono affidate all’olandese Paul Koot, titolare di un’azienda di commercio e importazione di automobili di lusso. Il programma prevede che le Delta Integrale siano completamente smontate in Olanda, inviate a Milano, sede Zagato, e qui trasformate in Lancia Hyena. Ritornano quindi nei Paesi Bassi e qui sono vendute ai clienti.
NUMERO LIMITATO. La produzione complessiva della Hyena è di venticinque esemplari più una Spider. Oggi è tra le Lancia moderne da collezione più ambite, con quotazioni tra i 250 e i 300 mila euro. La sua storia, però, non si conclude qui. Il suo destino sembra votato a più alte sfere: nel febbraio 1993, la Lancia pensa di aumentare la produzione trasferendo il progetto negli stabilimenti Maggiora (dove già si assembla l’ultima Delta HF Integrale, la evo2). Maggiora non trova l’accordo con Zagato, ma la Lancia – con il supporto della rete ACIL – rilancia: basandosi sulla nuova Delta disegnata da Ercole Spada, chiede una Delta Sport Coupé Zagato prodotta in serie meno ridotta. Spada si trasferisce in Zagato per seguire il progetto, ma poi le cose vanno diversamente: L’AD del Gruppo Fiat Paolo Cantarella, numero uno fino al 2002, ha di Lancia un’immagine solo lussuosa e non crede nel progetto di una Lancia ‘elegante ma sportiva’; così quell’idea si ferma alla creazione di un modello Master. Al suo posto nasce la Lancia Kappa Coupé. Intanto Walter De Silva passa al Gruppo Volkswagen e nel 1998 tiene a battesimo la Audi TT, la versione tedesca della Hyena; auto che diventa così la ‘mamma’ delle coupé compatte – e chic – con trazione integrale.
Non la ricordavo più….., incredibili le somiglianze, a partire dalla GTV (type 916) che se la storia la riconsegna come opera del design di Pininfarina/Fumia viene il dubbio che ci abbia messo anche li lo zampino il Da Silva !!! E si vedono già le linee della sciaguarata seconda serie…..