Lamborghini Countach, l’icona. Da mezzo secolo

Pretendere di raccontare in poche righe che cosa abbia significato la Lamborghini Countach nel panorama automobilistico, sarebbe quasi del tutto impossibile, ma oggi a cinquant’anni dalla sua prima apparizione al Salone di Ginevra del 1971, non potevamo non tornare a parlare di quell’UFO che inventò il concetto stesso di supercar. Per conoscere direttamente dalle parole dei protagonisti la genesi e tutte le peculiarità dell’originale ‘poster car’ vi rimandiamo al nostro film ‘Lamborghini Countach: la pin-up delle supercar va veloce‘: oggi ci concentriamo invece su una disamina di tutte le versioni ed evoluzioni che la Countach ha subito in vent’anni di carriera, dal primo prototipo svelato alla kermesse svizzera, alla Countach 25° Anniversario, l’ultima iterazione della supercar di Sant’Agata Bolognese curata da Horacio Pagani. 

Lamborghini Countach LP500 Prototipo

LP500 PROTOTIPO 1971. Un fulmine a ciel sereno illumina Ginevra nel marzo del ’71; da qualche anno la ‘wedge-revolution’ di Marcello Gandini ha portato nei saloni automobilistici più importanti dell’epoca prototipi ‘cuneiformi’ mai visti prima, ma la LP500 Prototipo è molto di più di una semplice proposta di stile: è il principio della nuova Lamborghini, l’auto che prenderà il posto della Miura. Bassissima, larghissima con quelle portiere a forbice che sarebbero diventate il segno distintivo di tutte le ammiraglie della Toro fino ai nostri giorni, la LP500 monta in posizione longitudinale posteriore (da qui la sigla LP) un’evoluzione del V12 Bizzarrini da cinque litri di cilindrata per 440 cavalli e una velocità massima annunciata superiore ai 300 km/h. Il successo del prototipo è immediato e a Sant’Agata si mettono subito al lavoro su due nuovi prototipi di sviluppo, uno dei quali è tutt’ora in esposizione al Museo della Lamborghini. Il destino della LP500 Prototipo gialla è invece più crudele: prima dell’entrata in produzione viene utilizzata per un crash test svolto dall’istituto M.I.R.A. di Londra. 

Lamborghini Countach LP500 Prototipo

LP400 1973-1978. Passano due anni e la Lamborghini Countach di serie è finalmente pronta per la produzione: estrema nelle forme tanto quanto il prototipo, ma più tradizionale nella disposizione degli interni, non monta l’evoluzione del V12 da cinque litri, ma la stessa unità della Miura, da quattro litri di cilindrata e circa 380 cavalli di potenza. La velocità massima dichiarata dalla Lamborghini è di addirittura 315 km/h, ma certo non si tratta di un’auto semplice da guidare alle alte velocità, specie in questa prima versione con pneumatici posteriori da soli 215 mm di sezione su cerchi da 14″. È la più rara delle Countach con appena 151 esemplari costruiti e viene comunemente definita ‘Periscopica‘ per via del ‘taglio’ sul tetto. In origine la Countach avrebbe infatti dovuto montare uno specchietto retrovisore centrale periscopico, una soluzione poi abbandonata sugli esemplari di serie, che tuttavia mantennero quell’originale fessura.

Lamborghini Countach LP400

LP400S 1978-1982. Il primo a porre rimedio ai problemi di stabilità della Countach fu un affezionato cliente della Lamborghini, l’imprenditore canadese Walter Wolf. Egli insieme a Giampaolo Dallara fece allestire tre prototipi su base Countach LP400: per tenere ‘incollato’ a terra l’anteriore della supercar si decise di installare un generoso spoiler, mentre un nuovo set di cerchi da 15″ con pneumatici extra large da 345 mm ne migliorarono la trazione e la tenuta di strada. Modifiche che la Lamborghini riprese nel 1978 per il primo aggiornamento della Countach, la LP400S. Contraddistinta dai passaruota maggiorati e dagli stessi upgrade delle auto di Wolf, la LP400S montava ancor una volta il V12 da quattro litri e venne costruita in 237 esemplari. Le ultime 82 LP400S, tuttavia, possono essere considerate quasi una versione a sé stante della Countach: per venire incontro alle più stringenti normative antinquinamento la potenza del V12 scese infatti a 353 cavalli mentre il padiglione del tetto venne rialzato di qualche centimetro per agevolare l’accesso anche ai guidatori di statura più alta. 

Lamborghini Countach LP400S

LP5000S 1982-1985. A undici anni dal primo prototipo, il V12 della Countach viene finalmente aggiornato: la cilindrata sale a 4754 cc e se la potenza rimane simile alle serie precedenti (375 cavalli), è la coppia a subire un sensibile incremento (da 361 Nm a 410 Nm) a tutto vantaggio della guidabilità e delle riprese ‘in marcia’. Anche la trasmissione viene rivista con rapporti più lunghi, ma il peso della vettura cresce: dai circa 1350 kg della LP400S si passa a oltre 1480 kg. Sebbene siano già passati quasi dieci anni dall’arrivo sul mercato, la produzione della Countach continua a crescere e in tre anni vengono consegnate 321 LP5000S.

Lamborghini Countach LP5000S

LP5000 QUATTROVALVOLE 1985-1988. Un nuovo e fondamentale aggiornamento della supercar di Sant’Agata Bolognese arriva nel 1985: il nome è sempre LP5000, ma sotto al cofano le novità sono di prim’ordine. Un nuovo aumento della cilindrata porta il V12 a a 5167 cc e grazie al nuovo schema a quattro valvole per cilindro, la Countach tocca quota 455 cavalli. A complemento viene installato anche un nuovo gruppo di carburatori, sei Weber 44 DCNF ‘verticali’. Questa versione è immediatamente riconoscibile anche dall’esterno per via del vistoso rigonfiamento del cofano motore e va ancora più forte: bastano 4″9 per lo scatto da 0 a 100 km/h e raggiunge una velocità massima di 295 km/h. La produzione della Countach raddoppia e in tre anni dalla fabbrica emiliana escono ben 631 esemplari.

Lamborghini Countach LP5000 QV

25° ANNIVERSARIO 1988-1990. Sebbene già dalla prima metà degli Anni ’80 gli ingegneri fossero al lavoro su un’erede della Countach, i continui ritardi e i cambi di proprietà che negli anni si susseguono alla Lamborghini costrinsero ad allungarne la carriera. Nel 1988 arrivò l’ultimo aggiornamento: denominata 25° Anniversario in onore dei venticinque anni di attività della Lamborghini e si contraddistingueva per il gran numero di modifiche alla carrozzeria e alle appendici aerodinamiche ereditate dalla concept Countach Evoluzione. Questo prototipo realizzato a cavallo tra il 1986 e il 1987 era l’auto con cui Horacio Pagani, all’epoca progettista in Lamborghini, sperimentò per la prima volta l’utilizzo di materiali compositi per la costruzione di automobili; proprio da quest’ultima, la 25° Anniversario ereditò nuove minigonne e prese d’aria che ne migliorarono l’efficienza aerodinamica portando la velocità massima a 300 orari. Altre modifiche riguardarono i paraurti, la copertura del motore e nuovi rivestimenti per l’abitacolo con sedili più larghi e regolabili elettricamente. La produzione della Countach 25° Anniversario terminò nel 1990 con 658 esemplari all’attivo, per essere sostituita finalmente da una Lamborghini V12 tutta nuova, la Diablo.

Lamborghini Countach 25° Anniversario

Lamborghini Countach 25° Anniversario