La Pagani Zonda compie vent’anni. E li raccontiamo in video
Vent’anni fa, nel Modenese, Horacio Pagani ha cominciato la sua avventura di piccolo costruttore di meraviglie, le Zonda. Un modello strano, all’epoca, perché da quelle parti – e quindi un po’ in tutto il mondo – se parlavi di supercar, esistevano esclusivamente le solite note. Da quel 1999 cambierà qualcosa: un uomo solo, con una grande idea in testa, capisce che il mondo stava cambiando, che le auto speciali avrebbero potuto essere più dettagliate, rifinite, potenti, artigianali. Esclusive.
C’è un aneddoto che racconta bene il Pagani-pensiero in merito al suo rapporto con le auto e riguarda i fregi di alluminio sulla carrozzeria della Zonda F del 2005: “Potevo lavorarli perché non si ossidassero col tempo, ma li ho lasciati apposta così, solo spazzolati a mano. Perché chi compra le mie auto ha piacere di andare in garage e prendersene cura… passare uno straccetto su questi pezzetti di metallo per tenerli lucidi”. Pagani padroneggia molto bene, e più di altri, i meandri della passione per l’automobile: conosce i materiali, i processi produttivi e ha grande rispetto del lavoro dei suoi artigiani; è pure un tecnico di notevole esperienza (nel 2018 ha ricevuto la laurea Honoris Causa dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo, ndr) e un designer. Virtù che, non necessariamente in quest’ordine, hanno permesso al suo genio di esprimersi e dar vita non solo a una serie di hypercar indimenticabili, ma anche di riuscirci e durare nel cuore mondiale delle auto più belle del mondo.
Non poco, e per nulla scontato visto il livello di competizione in ballo. In questo documento video ripercorriamo le vicende che hanno reso possibile tutto questo grazie al contributo di personalità che hanno visto nascere e crescere il fenomeno Pagani: oltre a Horacio Pagani in persona, Loris Bicocchi, Valentino Balboni e Andrea Palma; prezioso, ancora, il cameo di Marco Tronchetti Provera. La guida di una Zonda S (2000) sarà la scusa per andare a trovare Horacio Pagani direttamente nel suo garage dove, tra le altre, custodisce gelosamente la Barchetta (2017): evoluzione definitiva dell’auto che sognava da bambino.
Domenica sera, caldo, cosa fare? Vedersi un bel film? si ma cosa? TROVATO 27 minuti di #pagani, grandioso!!!! una storia spettacolare, avete fatto un gran bel film, pieno di emozioni ed effetti veramente tosti!
…assolutamente da condividere…assolutamente da vedere… accompagnati… da una buona birra ghiacciata.