La Maserati Quattroporte spegne 60 candeline
Il 30 Ottobre di 60 anni fa, al Salone dell’Automobile di Torino, veniva presentato qualcosa di completamente inedito per la casa del Tridente: una vettura capace di combinare sportività e opulenza, artigianato e prestazioni. Il mondo conosce per la prima volta il nome Quattroporte. Dall’idea del giornalista Gino Rancati e dello stesso Adolfo Orsi nasce il progetto ‘AM 107’ il cui obiettivo è unire in matrimonio la carrozzeria di una distinta quattro porte con il carattere di una brillante sportiva. La prima serie è disegnata da Pietro Frua e costruita da Vignale, mossa da un V8 legato al mondo delle competizioni; a dispetto dell’estetica elegante e degli interni da salotto la Quattroporte può viaggiare a 230 km/h in totale souplesse. Il successo è inevitabile.
SINONIMO DI LUSSO E MADE IN ITALY. La seconda serie – costruita in una manciata di esemplari – risulta un tentativo meno memorabile, mentre la terza seria avrà decisamente più successo, grazie al suo 4,9 litri da 290 cavalli, alla trazione posteriore e ad un abitacolo così lussuoso che vorreste trasferirvi la residenza. Con la quarta serie Maserati passa dalla famiglia De Tomaso (o per essere più precisi, Benelli) alla famiglia Fiat ed inizia a pensare all’aerodinamica e alla sicurezza, migliorando ulteriormente la qualità interna. Il design è opera di Gandini, inoltre la Quattroporte resta fedele alla sua vocazione sportiva grazie ad un V8 biturbo da 335 cavalli e 450 Nm. Niente male per un living room mobile.
LA SPORTIVITÀ NON MANCA MAI. La quinta serie è forse la più celebre Quattroporte, senza dubbio la più venduta con oltre 24.000 esemplari usciti dagli stabilimenti di Modena. Disegnata da Pininfarina riesce ad unire muscoli ed eleganza, il cui culmine viene toccato dalla versione GT S del 2009: (nella foto di copertina): agognata dai sicari di tutto il mondo è tagliente, aggressiva, pur restando traboccante di classe. Il sound meraviglioso del V8 e i suoi 440 cavalli completano la ricetta. L’attuale generazione – la sesta – è in produzione da dieci anni e vanta un telaio inedito, meno peso e potenze che arrivano addirittura a 580 cavalli per la versione Trofeo a otto cilindri.
PROIETTATI VERSO IL FUTURO. “La Quattroporte” spiega Davide Grasso, CEO Maserati “è fonte di orgoglio, la nostra vettura di punta sinonimo di unicità e lusso, apprezzata per la sua raffinatezza, l’attenzione ai dettagli, le performance, la qualità e l’accoglienza dell’abitacolo, tutto ciò combinato ad uno stile senza tempo. Ecco cosa rende eterno questo modello”. La settima generazione è già stata confermata, pronta a debuttare verso la fine del 2024. Conserverà una linea elegante e slanciata e il 3.0 litri derivato dalla Granturismo (affiancato da una versione full-electric), abbinati ad un abitacolo progettato per essere letteralmente un salotto, divanetto incluso. Sfarzo e potenza, tutto ciò che vi aspettereste da una vera Maserati Quattroporte.
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