Jeep: 80 anni, sette feritoie, un’icona

Jeep: 80 anni, sette feritoie, un’icona

Il marchio Jeep quest’anno compie 80 anni e, come vi abbiamo raccontato qui, ha scelto di festeggiare l’importante traguardo con l’edizione speciale ’80° Anniversario’ declinata sull’intera gamma ovvero Renegade, Compass, Wrangler e Gladiator. Otto decadi di versatilità e operatività su qualsiasi superficie, ma anche sedici lustri di vetture riconoscibili a prima vista. Si, perché basta guardare una Jeep nei suoi ‘occhi’, separati dall’iconica calandra a sette feritoie, per intuire che troviamo davanti al fuoristrada statunitense per antonomasia.

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SEMPLICE E FUNZIONALE. Molte sono le leggende che ruotano attorno alle sette aperture della griglia frontale Jeep: c’è chi dice simboleggino le sette meraviglie del mondo, chi sostiene sia perché Jeep è stato il primo brand a sbarcare nei sette continenti e ad attraversare i sette mari oppure, ancora, c’è chi crede identifichino i sette pilastri della saggezza. La motivazione alla base di questa scelta stilistica importa poco, ciò che conta è che – negli ultimi ottant’anni – questo brand abbia ispirato molteplici generazioni a sognare e andare oltre i propri limiti – e quelli delle vetture tradizionali – per esplorare ogni angolo del globo. Uno degli imperativi che da sempre ha governato la Jeep, è che la forma segue la funzione: un linguaggio stilistico semplice e geneticamente razionale sin dal primissimo modello Willis, l’originale, quello che ha dato il via alla fortunata stirpe. Oltre alla calandra a sette feritoie, questi fuoristrada hanno sempre vantato elementi chiaramente identificabili come i fari tondi, i passaruota trapezoidali o il parabrezza verticale. Dettagli presenti sin dagli arbori e facilmente individuabili anche sui modelli in listino oggigiorno.

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DA TREDICI A SETTE. Le tradizionali feritoie di ventilazione – slot, per dirlo all’americana – originariamente erano ben tredici, come sulla Willys-Overland MA, ma già dal 1945, con la CJ-2A, – la prima Jeep pensata per uso civile – si optò per la configurazione a sette. Perché? Per poter omologare la vettura ad uso civile, infatti, erano necessari dei fari di dimensioni più grandi e dunque la griglia andava ridimensionata. Da allora, tutti i modelli CJ hanno montato la calandra a sette slot: CJ-3A/M38, CJ-5 e Wrangler. Contemporaneamente, modelli come Willys Wagon, Jeep Pick-up, Wagoneer e Cherokee utilizzavano griglie a slot verticali in numero variabile tra 8 e 13. Le uniche eccezioni sono state la serie FC e la Jeepster — prodotta tra il 1966 e il 1973 — che hanno naturalmente optato per al soluzione a sette aperture. Dal 1998, infine, le sette feritoie sono diventate un must e da allora, mai più senza. (Foto di copertina: RM Sotheby’s)

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