I primi 30 anni della Volvo 850 Wagon
Nel 1991 la Casa automobilistica svedese Volvo, notoriamente conservatrice, presentò un modello, la 850, che in un sol colpo introduceva una serie di innovazioni di grande rilievo e destinate a lasciare il segno nella storia del marchio. In breve: motore a 5 cilindri, disposto trasversalmente, trazione anteriore su un modello di fascia alta e, in seguito, trazione integrale, sistemi SIPS per la protezione dell’abitacolo dagli urti lateriali e WHIPS contro il colpo di frusta, grazie a sedili anteriori dagli appoggiatesta specifici. La 850 debuttò come berlina nel 1991 e fu affiancata dalla station wagon solo un anno più tardi, nel 1992, mentre nel 1994, con l’arrivo della versione prestazionale T5, dotata di motore turbobenzina da 2 litri (in Italia e in pochi altri mercati europei a forte pressione fiscale sulle auto oltre i 2000 cc di cilindrata; in realtà il motore standard era un 2,3 litri) e 211 cavalli, esordì anche un moderato restyling che prevedeva un frontale ridisegnato con gruppi ottici più sottili e fari a doppia parabola, separata per abbaglianti e anabbaglianti.
LE SPORTIVE DA RICORDARE. Diciamo pure che è dalla 850 T5 in avanti che la storia del primo modello Volvo ‘tutto avanti’ del segmento E merita di essere ricordata e tutto questo vale soprattutto dal debutto della T5 R nel settembre del 1995, come model-year 1996. Con la 850 T5 R, declinata come berlina e SW, nata sull’onda dei successi ottenuti nel Campionato Britannico Turismo BTCC con le Volvo 850 preparate dalla TWR di Tom Walkinshaw, la Volvo dimostrò di essere capace di produrre non solo vetture solide, comode, sicure e affidabili, ma di avere per le mani il know-how che conta per realizzare modelli ad alte prestazioni capaci di raccogliere l’eredità dell’episodico esempio rappresentato dalle 242-244-245-240 Turbo degli Anni ’80, protagoniste (con carrozzeria berlina a 2 porte) dell’Euroturismo e del DTM tedesco.
T5 R E R: PEZZI DA COLLEZIONE, FINO A 25MILA EURO! Questo know-how, maturato anche grazie a consulenze della Porsche e della TWR, determinò la nascita e lo sviluppo di tre generazioni di modelli ‘con la R’, dalla 850 T5 R alla 850 R fino alla prima V70 R e alle S60/V70 R, capaci di esprimere fino a 300 cv di potenza massima. Vetture che, grazie alla produzione a tiratura limitata (ma non numerata!) e a caratteristiche tecniche ed estetiche esclusive, tra cui una cartella colori specifica e dedicata, sono già divenute youngtimer da collezione. A cominciare dall’Olanda, uno dei principali mercati d’esportazione della Volvo, dove non è difficile imbattersi, scorrendo tra gli annunci on-line, in esemplari di 850 R con più di 400mila chilometri all’attivo venduti ad almeno 10mila euro! Mentre le vetture in condizioni da concorso e con meno di 100mila chilometri percorsi arrivano a 20-25mila euro.
T5 R: IN ITALIA CON IL 2 LITRI. Presentata in occasione del Salone dell’Automobile di Ginevra del 1995 sulla base del secondo restyling applicato alla ‘tutto-avanti’ svedese, la 850 T5 R era proposta con il propulsore cinque cilindri turbobenzina da 2,3 litri di cilindrata con una specifica centralina Bosch che portava la potenza erogata a 246 cv e 340 Nm di coppia. Le prestazioni dichiarate parlavano di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6″ netti e di una velocità massima, elettronicamente limitata, di 250 km/h. In Italia, a causa della sovratassa sulle cilindrate superiori ai 2 litri, il propulsore di base di queste versioni era limitato al 2 litri da 211 cv e 300 Nm di coppia. Solo su ordinazione era previsto il 2,3 litri.
ALLESTIMENTI E COLORI SPECIALI. Le 850 T5 R erano facilmente riconoscibili grazie agli accorgimenti estetici come il paraurti anteriore con labbro, lo spoiler posteriore, le soglie delle porte in alluminio e l’interno rivestito in pelle e Alcantara. Inoltre era riconoscibile dal badge R-Motorsport con la tipica bandiera a scacchi. Di serie adottava pneumatici Pirelli P Zero su dei cerchi specifici a 5 razze color titanio denominati Titan e proposti nel formato 7Jx17”. Altri accorgimenti noti erano le barre anti-rollio anteriori e posteriori da 20 millimetri e gli ammortizzatori con taratura sportiva. La dotazione includeva computer di bordo, sedili anteriori con regolazione elettrica a tre memorie e tetto apribile elettricamente.In totale sono state prodotti 6964 esemplari di T5-R, disponibili in tre varianti di colore: Giallo crema (2537 esemplari), Nero (2516 esemplari), Verde oliva scuro (1911 esemplari). In Italia, la 850 T5-R è stata venduta in 914 esemplari di cui 70 berline e 844 station wagon.
LA 850 R DA 250 CV. Dal 1996 al 1997 alla T5 R subentrò la versione R, dotata dello stesso propulsore da 2 o 2,3 litri portato però a 250 cv (226 cv per gli esemplari con cambio automatico); la Volvo introdusse di serie anche un differenziale autobloccante Torsen LSD, freni da 302 mm e cerchi in lega a 7 razze Volans da 7,5Jx17. Venne inoltre estesa la gamma colori e unificata a quella delle altre versioni della 850. Rimase quindi un’eccezione della T5-R il colore giallo crema. Le Volvo R conobbero una breve lontananza dal mercato fino al maggio del 1997 quando, con il debutto delle S70 R e V70 R, evoluzioni della 850 disponibili con trazione anteriore e intregrale. Con il model-year 2004 arrivarono poi le S60 R e V70 R da 300 CV e 400 Nm (350 Nm per gli esemplari con cambio automatico a 5 marce) che tornarono a far ruggire i motori a 5 cilindri, stavolta su modelli disponibili solo con la trazione integrale.
850 AWD: LA MAMMA DI TUTTE LE XC. Un’altra novità introdotta dalla Volvo con la 850 è rappresentata dalla trazione integrale, fino a quel momento appannaggio solo di veicoli fuoristrada a destinazione quasi esclusivamente militare. Nel 1996, pochi mesi prima dell’introduzione della V70, la Volvo 850 AWD debuttò con l’allora nuovo motore 2.5T da 193 cv, fornito di più coppia ai bassi regimi e capace di accelerare la vettura, che pesava quasi due tonnellate a causa del transfer case e dell’asse posteriore modificato con l’aggiunta del differenziale, da 0 a 100 km/h in 8″5. La velocità massima era di 220 km/h. La Volvo 850 AWD aveva una trasmissione di nuova concezione. Allo stesso tempo la distanza minima da terra era rialzata per consentire un utilizzo sereno su neve alta e su sterrato. Ogni ruota era controllata elettronicamente individualmente, le ruote posteriori erano mosse da una scatola di transfer anteriore, un giunto viscoso e un ripartitore di coppia. La 850 AWD è di fatto l’antesignana delle XC70 e V90 Cross Country. A fine produzione la 850 risultò venduta in 716.903 esemplari: 390.835 berline e 326.068 station wagon.