I caschi di veloce 2021: l’integrale
Ma perché? Guarda che la domanda ce la siamo fatta anche noi. Già perché il dubbio sull’utilità di un casco chiuso, quando in giro ci sono modulari di pari qualità (qui per saperne di più), è venuto a tutti. Ma uno è venuto fuori con una risposta geniale: che senso ha una Vespa quando una Ducati va di più? Bingo! Ecco, il tema è proprio questo. Conosci te stesso e, soprattutto, le tue esigenze. Sei uno che infila il casco la mattina e lo toglie solo per andare a dormire? Le tue vasche domenicali le fai in circuito? E allora spiegami perché mai dovresti spendere di più per una mentoniera mobile che alla fine non sfrutteresti davvero. Mi è sembrato un tema sensato, e quindi te lo riporto paro paro. Io, in realtà, avrei risposto di pancia. Perché l’integrale è sexy. Perché se è vero che agli albori del motociclismo c’erano solo i jet (se non addirittura le scodelle), la mitologia del centauro prevede un casco rigorosamente chiuso, una roba da supereroe invincibile. Non a caso, il primo a sfoggiarlo nel campionato del mondo fu proprio Agostini…
18 AGOSTO 2021. Fatte le premesse, ecco le impressioni a caldo. Letteralmente, viste le temperature che ci sono state regalate. Usato in code autostradali come in montagna, su carenate o naker, l’AGV K6 si fa apprezzare per il rapporto che ha con l’aria. Quella che fa entrare, le bocchette sono 5 (due sul mento e tre sulla fronte), ma anche quella che taglia. Già perché grazie alla forma aerodinamica (ricordati che è un casco forte dell’esperienza in MotoGP) non devi mai lottare contro turbolenze fastidiose. Cosa che, soprattutto dopo tanti chilometri in autostrada, piace molto alla cervicale. Che a fine giornata ti ringrazierà. Per ora la nostra convivenza ha 3000 chilometri di storia. E se mi dovessi chiedere il pregio numero uno, be’, ti direi quello che non puoi vedere se non lo indossi. O lo tieni in mano: la leggerezza. Già perché con i suoi 1220 grammi, il K6 è l’integrale meno pesante della sua categoria. Merito dei materiali usati, ovviamente. A proposito, la calotta è in fibra carboaramidica. Ti piacciono i numeri? Bene, allora sappi che la sua capacità protettiva è del 48 percento superiore alla normativa…