Giulia SWB Zagato, sogno di mezzanotte a Milano
METTI UNA NOTTE SOTTO IL DUOMO. Una carrozzeria muscolosa e affusolata che fa sognare, avvolta dalla melodia di un motore altrettanto capace di scatenare emozioni forti negli appassionati. Un’Alfa Romeo coupé come non si era mai vista si aggira in solitaria per le strade di una Milano deserta, avvolta dalle notte e da un silenzio surreale. È la prima “uscita pubblica” dell’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato, una macchina che sin dalla sua prima apparizione, lo scorso dicembre, tra i cordoli dell’autodromo di Arese, ha destato grande curiosità e ammirazione nella tribù alfista e in tutti coloro che in un’auto fuori dal comune riescono a intuire le caratteristiche proprie di un’opera d’arte.
COME UNA STAR. Il tour di Milano by night della Giulia SWB Zagato, raccontato in un breve video prodotto dalla piattaforma web e social Nostalgear, in collaborazione con la newyorkese Ready Motorsport, offre un’angolazione nuova e affascinante da cui ammirare l’ultimo frutto del binomio tutto milanese tra la Casa del Biscione e la carrozzeria di Terrazzano di Rho. L’auto, che finora aveva “assaggiato” solamente l’asfalto di un circuito, sfila con la naturalezza e la nonchalance di una star anche sul pavé del centro milanese. Immancabile una sosta di fronte al Duomo, e poi via, di corsa ma non troppo, per non perdersi neanche uno scorcio, lungo le vie principali di una città abituata a dormire poco e che non vede l’ora di svegliarsi e ricominciare a correre e urlare.
UNA FONTE D’ISPIRAZIONE. Ma il video, al di là della sua valenza artistica, suggerisce una domanda che, in fondo, ormai da qualche mese, si stanno ponendo un po’ tutti i fan del genere: l’Alfa Romeo Giulia SWB Zagato è destinata a rimanere un’opera unica, a beneficio esclusivo dell’importante collezionista tedesco di fuoriserie Zagato che ne ha commissionato la realizzazione? Oppure, di intenditori disposti a spendere cifre anche folli per un’auto simile, nel frattempo, se ne sono fatti avanti altri, schiudendo in qualche modo anche solo la possibilità di una produzione in piccola o piccolissima serie? Per ora non esiste risposta a nessuno di questi interrogativi, ma di certo quest’auto rappresenta ogni giorno di più una preziosa fonte d’ispirazione. Nato da un’idea del team di designer della Zagato, il progetto, che parte dalla piattaforma e dalla meccanica della Giulia Quadrifoglio, ha coinvolto anche il Centro Stile dell’Alfa Romeo, ed è inutile dire che, se la casa del Biscione dovesse decidere di fare il suo ritorno nel settore delle coupé sportive a motore anteriore, potrebbe ripartire, e alla grande, da qui.