Gemelle diverse: Bertone Panther – Sbarro Tiger
Il 5 dicembre 1964 Alfredo Belponer fonda la Scuderia Brescia Corse e vara subito un ricco calendario di gare in Italia. Nel ’67 si apre allo scenario internazionale (Sebring, Daytona, Reims e Le Mans con auto di primo livello come Dino, Porsche 906 e Ford GT40) e si decide il grande passo: la costruzione di un prototipo tre litri per il Mondiale Sport. Il nome scelto, del tutto indicativo, è Panther. L’ing. Giorgio Valentini guida il progetto ed è nonché il designer della macchina. All’iniziativa partecipa anche il pilota Umberto Maglioli. Il telaio è un monoscocca in allumino e titanio, sul quale poggia la carrozzeria. Per massimizzare la deportanza, un alettone idraulico viene sistemato sopra il tetto (e le sospensioni posteriori). Non è una soluzione inedita: il texano Jim Hall lo utilizza sulle sue Chaparral già da qualche anno. Agendo su un controllo in abitacolo il pilota modifica l’incidenza. Sono analizzate varie opzioni di motore, tutte con dodici cilindri. La ‘pelle’ esterna viene allestita da Bertone.
Bertone Panther
UNA FINE PREMATURA. La Panther debutta in versione statica al Salone di Ginevra ’68 e poi partecipa a importanti eventi in America. Ma iniziano i problemi: i costi aumentano, i ritardi si moltiplicano, il motore deve essere pagato in anticipo. In più Belponer non riesce a concretizzare gli appoggi richiesti e Maglioli (che si è esposto molto a livello economico) soffre i ritardi dei fornitori inglesi. Il progetto si chiude, Belponer e Maglioli concludono il loro rapporto in tribunale. A quest’ultimo va la Panther, che nel ’72 viene ceduta a Franco Sbarro. L’estroso costruttore svizzero cambia il nome in Tiger e progetta una piccola serie: porta alcuni miglioramenti al telaio, crea un vero abitacolo, elimina l’alettone e installa un Motore V8 Mercedes 6.3. Il debutto avviene al Salone di Ginevra del’73. Sbarro produce un catalogo dove la Tiger è in vendita con più opzioni di motore: oltre al V8 Mercedes anche un otto cilindri Ford, Chrysler o GM. Ma la produzione non partirà mai poiché Sbarro non ottiene gli stampi per la carrozzeria. L’unico esemplare esistente rimane di sua proprietà per molti anni, poi viene venduto.
Sbarro Tiger
