Ford Sierra RS Cosworth, dall’Inghilterra con furore

Ford Sierra RS Cosworth, dall’Inghilterra con furore

Agli inizi del 1983, la Ford, non paga della già prestante Sierra XR4i, cominciò a sviluppare un nuovo progetto speciale. Stuart Turner, direttore della divisione Motorsport per la Casa dell’Ovale, entrò in contatto con Walter Hayes, vice presidente della sezione Pubbliche Relazioni, e ottenne il via libera per dare forma a qualcosa di veramente memorabile. Nel frattempo, dall’altra parte dell’Oceano, la Cosworth aveva presentato il propulsore YAA, un sedici valvole e basato sul blocco Ford T88 dotato di doppio albero a camme. Turner richiese una versione sovralimentata – poi denominata YBB – che potesse disporre di oltre 180 cavalli nella versione standard e almeno 300 in quella da corsa. Il motorista britannico accettò, ma incluse due clausole nel contratto: il motore della stradale avrebbe avuto almeno 200 cavalli – in un evidente eccesso di zelo da parte del team Cosworth – e Ford avrebbe dovuto comprare almeno 15mila pezzi. Per la futura Sierra RS erano state stimate appena 5000 unità, ma i piani alti dell’azienda di Detroit accettarono comunque le condizioni. E i 10mila blocchi rimanenti diventarono una delle ragioni per cui venne prodotto anche un allestimento a quattro porte dell’iconico bolide di stampo anglosassone.

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QUELL’ALETTONE. Lothar Pinske, responsabile per il design esterno, ottenne carta bianca per cercare di rendere la tranquilla Sierra di serie stabile alle alte velocità. Dopo numerosi test in galleria del vento e sul circuito leccese di Nardò, fu presentato internamente un prototipo basato sulla XR4i con vistose modifiche aerodinamiche in fibra di vetro e alluminio. Come sostenuto da Pinske, queste erano strettamente necessarie alla riuscita dell’intero progetto: l’ala posteriore serviva a garantire stabilità anche ad andature elevate, mentre l’apertura anteriore forniva all’intercooler tutta l’aria di cui aveva bisogno.

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AL PREZZO GIUSTO. Nel 1984 Walter Hayes sondò le potenzialità di mercato della vettura tra i vari rivenditori e i risultati furono ben al di sotto delle aspettative. Infatti, si stimò approssimativamente la vendita di sole 1500 unità. Hayes non si arrese e continuò a seguire il marketing del progetto: i concessionari furono invitati a sessioni di prova dedicate e così facendo fece montare un certo entusiasmo per la nuova Sierra RS Cosworth. Ford, dal canto suo, giocò d’astuzia introducendo svariate soluzioni atte a ridurre il prezzo della vettura. I colori disponibili, ad esempio, erano solo tre — nero, bianco e blu — abbinati ad interni di colore grigio; la macchina poteva essere acquistata con o senza la chiusura centralizzata e i finestrini elettrici. Ogni esemplare, però, montava il vistoso alettone a coda di balena che dominava tutto il posteriore.

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FINO A 260 CAVALLI. Nella versione in listino, i cavalli disponibili erano 204 – per una velocità massima dichiarata di 240 km /h — e venivano trasmessi a terra da un cambio Borg-Warner T5 appositamente realizzato. Nel luglio del 1987 venne prodotta una serie limitata a 500 pezzi denominata RS500, tutti venduti sul mercato inglese e quindi con guida a destra. La potenza dichiarata era di 260 cavalli, anche se furono in molti a giurare che nei test di banco ce ne fossero svariate decine in più. Segno che la cura vitaminica a base di turbina Garrett T31/T04, intercooler maggiorato e sistemi di raffreddamento potenziati aveva funzionato meglio del previsto.

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