Flop automobilistici: Volkswagen Phaeton

Flop automobilistici: Volkswagen Phaeton

Il progetto di quella che nei piani della Volkswagen doveva essere la perfetta anti-Mercedes Classe S nasce dal genio visionario dell’allora numero uno del colosso di Wolfsburg, Ferdinand Piëch.

UNA PASSAT “XL”? Il capitolato del progetto della Volkswagen Phaeton – questo il nome dell’auto che promette di rivoluzionare il settore delle grandi berline di lusso – è quello di una macchina in grado di sfrecciare ben oltre i 200 orari su un’autobahn tedesca nel comfort e nell’agio più assoluto. La Phaeton debutta nel 2002 al salone di Ginevra, ma l’accoglienza non è entusiastica: la macchina vanta un centinaio di brevetti, ha la trazione integrale e, volendo, si può avere con un monumentale dodici cilindri a benzina da 450 CV. Eppure il pubblico in quella limousine col “marchio del popolo” sulla mascherina vede poco più di una Passat in formato extra-large.

Exterior: Street life

UNA VOLKSWAGEN DIVERSA DA TUTTE LE ALTRE. Naturalmente, non è così. La Volkswagen Phaeton poggia sulla stessa base meccanica delle “cugine” Bentley Continental GT e Flying Spur, i componenti della carrozzeria sono fabbricati e verniciati presso gli stabilimenti Volkswagen di Zwickau e poi trasportati, con speciali veicoli, fino alla maestosa fabbrica di vetro di Dresda, dove avviene l’assemblaggio. I pezzi, peraltro, non sono in comune con la produzione della casa, ma tutt’al più ereditati dall’Audi A8, una macchina che, quanto a lusso e qualità costruttiva, non teme rivali.

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Nelle due immagini qui sopra, la versione a passo lungo della Phaeton, che offriva ancora più spazio ai passeggeri posteriori

Nelle due immagini qui sopra, la versione a passo lungo della Phaeton, che offriva ancora più spazio ai passeggeri posteriori

OBIETTIVO AMBIZIOSO. L’obiettivo iniziale della Volkswagen è una produzione annuale di circa 20.000 Phaeton, ma nel 2006 il totale raggiunto è di 25.000 unità, che corrispondono a circa 6000 macchine all’anno. In Europa la Phaeton comincia ad assumere i contorni di una splendida, triste meteora, e le vendite faticano a decollare anche oltreoceano: negli Stati Uniti ne vengono vendute appena 1.450 nel 2004 e poco più di 800 nel 2005; numeri inequivocabili, che suggeriscono alla casa tedesca di ritirare l’auto dal mercato americano nel 2006.

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QUESTIONE DI IMMAGINE… Nel 2007 la Phaeton si aggiorna e riceve motori più efficienti, e un ulteriore restyling arriva nel 2010. Nel 2011 è la volta di un lifting che cambia i connotati del frontale, e che accompagnerà l’auto fino al pensionamento, nel marzo 2016, con un totale di 84.253 esemplari prodotti. Tre anni prima, il settimanale economico The Economist l’aveva inserita tra i più grandi fallimenti dell’industria dell’auto. Perché? È senza dubbio una berlina di gran lusso ma il prezzo a cinque zeri non è coerente con il significato della parola Volkswagen, che in tedesco, letteralmente, vuol dire “auto del popolo”. La clientela abituale di una BMW Serie 7 o di una Mercedes Classe S, insomma, non è mai riuscita a percepire Volkswagen come un marchio di lusso e, molto semplicemente, ha dimostrato con i fatti di non voler spendere fior di quattrini per un’auto dal prestigio inferiore. Così la Phaeton, lentamente e senza troppo clamore, si è eclissata. Ma il valore intrinseco dell’auto non si discute.  

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2 commenti su “Flop automobilistici: Volkswagen Phaeton”
  • t5457925 ha scritto:

    peccato era molto avanzata al epoca ma schiacciata dalla serie 7 e classe s i clienti preferivano la cugina a8 stessi motori e telaio forse perchè fatta meglio? non si sa ,anche le lexus furono preferite da altri clienti in minoranza rispetto alle altri modelli come la passat cc era fatta meglio anche lei non ebbe riscontro come la cls e serie 6 gran coupé a7 sportback

  • Vinx ha scritto:

    l’errore e’ l’estetica, troppo convenzionale e senza estro. la vista frontale la fa’ sembra effettivamente una Passat. andava differenziata maggiormente

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