Flop automobilistici: Jaguar X-Type

Flop automobilistici: Jaguar X-Type

All’alba degli anni 2000 la Jaguar stupisce il mondo dei motori con un’auto insolitamente… compatta. L’obiettivo della casa britannica era ricavarsi uno spazietto in un settore all’epoca molto in voga, quello delle berline di pregio di dimensioni medio-grandi, presidiato da modelli dal successo ormai consolidato come la BMW Serie 3, l’Audi A4 e la Mercedes Classe C.

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SOTTO IL COFANO DUE V6. La Ford, che all’epoca controllava il marchio Jaguar, mette a disposizione la base meccanica a trazione anteriore della Mondeo, opportunamente modificata e, nell’ottica di offrire doti di guida superiori e una maggior sicurezza sui fondi viscidi, dotata della trazione integrale. Il motore, sempre di origine Ford, è il 3.0 V6 a benzina da 231 CV che già equipaggia la “sorella” maggiore S-Type a trazione posteriore, al quale si affianca un più piccolo 2.5 con lo stesso numero di pistoni e 37 cavalli in meno. 

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UNA JAGUAR COSÌ NON SI ERA MAI VISTA. Dello stile si occupa Wayne Burgess, bravo a declinare in formato “mignon” e un con un piglio più giovanile l’eleganza classica dell’ammiraglia XJ. Al Lancio, nel 2001, la Jaguar X-Type è un’auto nuova sotto tutti gli aspetti. Era la Jaguar più piccola e più economica della gamma, ma anche quella più sofisticata da un punto di vista tecnico. L’obiettivo era fare breccia in una platea di clienti diversa dal solito, formata da automobilisti più giovani e spigliati, magari con bambini al seguito.

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Alla fine del 2003 alla versione berlina si affianca la station wagon: realizzata in collaborazione con la Pininfarina, è la prima giardinetta del marchio

Alla fine del 2003 alla versione berlina si affianca la station wagon: realizzata in collaborazione con la Pininfarina, è la prima giardinetta del marchio

BENE, MA NON BENISSIMO… Un altro must, poi, era mettere la parola “fine” ai famigerati problemi di affidabilità che in un modo o nell’altro ancora oggi minano la reputazione del marchio, almeno se si parla di modelli del passato. Le prime campagne pubblicitarie della Jaguar X-Type la presentavano come un’auto per appassionati, addirittura seducente. Le pubblicità successive, invece, facevano leva sul plus – non indifferente – della trazione integrale. Non si trattava di marketing spiccio: le premesse per un buon successo commerciale c’erano, e in realtà l’auto, numeri di vendita alla mano, non è stata un flop. O almeno non è stata un flop in assoluto, visto che, dal 2001 al 2009 dai cancelli della fabbrica di Halewood ne sono uscite circa 350.000. Non poche, certo, ma infinitamente meno rispetto alle attese della casa, che prevedeva di sfornarne la bellezza di 100.000 all’anno. 

 

 

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2 commenti su “Flop automobilistici: Jaguar X-Type”
  • t5457925 ha scritto:

    non era un flop automobilistico era fatta bene come anche la xf che mi pae non sta facendo grandi volumi di vendita si certo ma anche volvo e saab non hanno vendute tante come pure giapponesi e coreane quante sono state vendute di avensis o primera e lexus col is 200 prima e sconda serie? capitolo a parte le italiane che vendute sono fiat alfa e lancia la maggior parte sono state rottamate per anti convenienza farle ripare la verità e che sono più diffuse e robuste come qualità rimangono solo i marchi tedeschi come oggi bmw mercedes e audi e anche volswagen anche perche la berlina media sta sparendo sempre soffocate dalle più diffuse e comode suv che non arrestano il successo

  • t5457925 ha scritto:

    ps pure la stessa mondeo non fatto grandi volumi anche se era più gradevole della stessa x-type

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