Discrezione zero/5: 911 restomod e alettonazzi

Discrezione zero/5: 911 restomod e alettonazzi

È una filosofia ben radicata nell’universo Porsche: le 911 restomod (unione delle parole restoring e modification) sono 911 degli Anni ’70, ’80 o ’90 rigorosamente con raffreddamento a ‘ventolone’. Vengono restaurate, modificate e ‘migliorate’ anche con tecnologie anche ultramoderne. La casa madre stessa ha realizzato un progetto (la 993 Turbo S Project Gold del 2018, allestita per i settanta anni dell’azienda). Oggi nel mondo ci sono numerose aziende con prodotti autorevoli e complessi dal punto di vista progettuale, con un portafoglio ordini di svariati mesi.

SE QUESTO È UN CODINO D’ANATRA – SINGER. Singer lavora solo sulla 964. Le sue sono 911 del Ventunesimo Secolo, restaurate e sviluppate fino alla rinascita in una forma più moderna: sotto la pelle c’è uno studio approfondito. una Singer, insomma, condivide con una 964 normale sì e no la forma del ventolone del boxer. L’apice della produzione Singer è il progetto DLS nato nel 2017 che tra gli altri ha coinvolto aziende della F1 con la consulenza di Hans Mezger, il padre della 911 GT1. Il motore, quattro litri, ha due teste bialbero con quattro valvole per ogni cilindro (in titanio) e utilizza magnesio e titanio. Produce 500 cavalli a 9000 giri. Il telaio è rinforzato, il motore spostato in avanti, le sospensioni sono a doppi triangoli davanti e bracci trasversali dietro con ammortizzatori regolabili. Lo stile è quello di un’RS del ’73 ma tutto il design è diverso. In coda l’alettoncino è un vero e proprio ‘baby alettonazzo’ risultato di un attento studio aerodinamico. Ha la trazione posteriore e un cambio manuale a sei marce con scatola in magnesio. La DLS ha carrozzeria in fibra di carbonio e freni in carboceramica con ABS e ESP. Il prezzo? su richiesta.

Singer DLS Exterior Location_013

500 CAVALLI TRICOLORE – RSR. In provincia di Trento l’officina di Robert Sikkens realizza la sua filosofia restomod traendo ispirazione dai poderosi tuning di fattura tedesca. La sua 911 Turbo è il risultato della re-invenzione della bomba di Stoccarda: carrozzeria allargata a due metri (l’ala posteriore diventa, in proporzione, minacciosa come lo Stealth) corpo vettura alleggerito di cento kg e abbassato, sospensioni McPherson anteriori riprogettate e aerodinamica più efficiente. Il gruppo motore trasmissione è stato profondamente modificato: il boxer con turbo produce 490 cv e 550 Nm di coppia massima, il cambio a quattro marce è stato irrobustito e ora dispone di gruppo volano-frizione più leggero. Le prestazioni non vengono dichiarate ma in abitacolo si possono notare strumenti con fondoscala modificati (contagiri a 10mila e tachimetro a 400) e manometro del turbo al posto dell’orologio (!).

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UN PO’ SPEEDSTER, UN PO’ 962 – CANEPA DESIGN. Bruce Canepa, pilota e imprenditore nel settore, è un’autorità tra i porschisti. A fine Anni ’80 si è interessato alla 959 (mai commercializzata in USA) e nel 2000 ha varato il progetto di una versione Restomod (600 cavalli, biturbo in parallelo, più robusta di quella di serie). Canepa, in effetti, si è ‘riposato’ rispetto a quanto fatto nel 1990: allora ha impiantato il biturbo da 700 cv di una 962 (portato da 2,6 a 3,3 litri) nel vano motore di una 911 Speedster Turbolook. Ci sono anche: sospensioni della 935, freni della 959, carrozzeria della 934.

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CANGURO DA PISTA – KTEC AUTOHAUS. Ha iniziato come piccola officina manutenzione. Ha cambiato proprietà e iniziato a dedicarsi a restauri e corse. Oggi è possibile sciogliere le briglie al desiderio di restauro, sviluppo e tuning di una 911 classica: si può partire da una 911 T del ’68, una L del ’71, una SC o una 964. Ktec aumenta la cilindrata a 3.6 o 3.8, installa ampi carburatori o una centralina Motec. Grazie a distribuzione e compressione specifici si ottengono: circa 400 cavalli, peso anche inferiore a una tonnellata e 0-100 in circa 4,5 sec. L’estetica “torna indietro” alle inebrianti Elfer da corsa degli Anni 70 con fianchi straripanti e ali imbarazzanti.

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LA PASSIONE PER L’ESTREMO – DP MOTORSPORT. Fondata nel 1973 DP Motorsport si è fatta conoscere come produttore di componenti per le 911 da corsa per la Kremer (a sua volta partner della Casa Madre). Negli Anni 80 è diventata uno dei protagonisti della scena del tuning con alcune delle più sconcertanti creazioni su questo tema; tra queste hanno dato scalpore una replica fedele, regolarmente omologata stradale, della Porsche 962 e, più vicina a terra, una Porsche 964 Turbo 3.3 trasformata in una “quasi” 935. Il boxer 6 cilindri turbo 3.3 è stato preparato fino a 450 cavalli e la carrozzeria, tutta con componenti in fibra di vetro costruiti in casa, riproduce la 935: si può notare, sull’esemplare delle immagini la configurazione “Flachbau completa”: non ci sono fari a scomparsa perché questi sono nella parte inferiore dello scudo paraurti (ma ne sono stati allestiti anche in configurazione classica con fari a scomparsa . In coda spicca l’enorme ala fissa regolabile.

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993 DEFINITIVA – GUNTHER WERKS. L’azienda della California porta all’ennesima potenza la 993 Carrera. Questa viene smontata fino alla nuda lamiera della scocca, restaurata, aggiornata, rinforzata e preparata agli standard di ultima generazione. Viene quindi aggiunta una gabbia rollbar integrale. Il motore M64 3.6 viene smontato pezzo per pezzo, rimesso a nuovo, ricostruito con pezzi più robusti e ri-configurato: 4 litri, centralina Motec, 400 cavalli, con 440 Nm. Il cambio G50 a 6 marce è nuovo, con rapporti studiati su misura. Sono rivisti anche sospensioni (regolabili a piacere e con sistema di sollevamento del muso) e freni. La carrozzeria, infine è in fibra di carbonio e design vicino alla GT2: passaruota surdimensionati, scudo anteriore di foggia molto sportiva e, in coda, o l’alettoncino a coda d’anatra o la grande ala della GT2 ottimizzata.

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ASTRONAVE CON 6 CILINDRI BOXER – RAUH WELT BEGRIFF. Il giapponese Akira Nakai è il fondatore del brand più folle della galassia Restomod. Questi si occupa personalmente di seguire-eseguire in loco le fasi di allestimento: viaggia in tutto il mondo con la sua valigetta degli attrezzi e si intrattiene nell’officina del suo partner fino alla consegna: taglia, accorcia, allunga, lima, incolla e avvita. Le Porsche 911 di RWB emergono per la personalità unica, un kit estetico che porta all’ennesima potenza le forme di carrozzeria. Sembrano Porsche pronte per una 24 Ore, un tripudio di ali e superfici smisurate, alettoni giganteschi, passaruota ampi oltre la logica e spoiler più vicini a terra di una F1. La preparazione non è solo estetica: si può lavorare su tutta la meccanica. RWB prepara e personalizza tutto: 911, 964 e 993. Il costo di un kit di trasformazione estetica è di oltre 55.000 € ma i prezzi sono molto indicativi.

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