Dallara Stradale Club Italia: più fuoriserie di così!
Il termine Stradale nel mondo delle vetture sportive ad alte prestazioni ha un significato tutto particolare: tutto cominciò dalla Ferrari 360 Challenge Stradale, dove “Stradale” descriveva una “legal racer”, ovvero la versione omologata per la strada di una vettura da competizione, dotata di cinture a 5 punti, eventuale roll-bar e altre dotazioni da track-day. In casa Dallara, invece, per il loro primo modello di serie, hanno scelto il nome Stradale per una vettura regolarmente omologata fin dall’origine, ma altrettanto aliena al di fuori dei cordoli di una pista. Tiratura limitata – si parla di meno di 600 esemplari – peso ultraleggero – appena 850 kg per la versione “barchetta” – e tutta una serie di dotazioni esclusive con ampio ricorso alla fibra di carbonio non solo per contenere il peso, ma anche per rendere unica ognuna delle vetture. E questa serie speciale Club Italia ne è la perfetta rappresentazione, come vedremo di qui a poco.
CON GIAMPAOLO DALLARA IN PERSONA. Il progetto della Dallara Stradale Club Italia prende forma alla fine del decennio scorso e arriva a compimento il 16 novembre 2020, in occasione del compleanno dell’ingegner Giampaolo Dallara, quando si sono levati i veli sui primi esemplari finiti della vettura, frutto del sodalizio che lega il Club Italia alla Dallara Automobili. La supercar nata sull’Appennino Parmense in versione Club Italia è stata il frutto di un lungo confronto con il management di Dallara e con l’ingegner Dallara in persona, che ha valutato e autorizzato specificamente ogni modifica apportata, portando autentico valore aggiunto a questo gioiello della tecnologia e dell’ingegneria italiana.
NATA PER ECCELLERE IN PISTA. Le caratteristiche e le prestazioni di questa vettura registrano dati in vetta alla concorrenza diretta e rappresentano nel mondo un riferimento imprescindibile, con l’aggiunta dello stile Club Italia. Questa fuoriserie conferma l’ambizione e la tradizione tutte italiana di saper costruire nel Belpaese automobili con chiare connotazioni agonistiche, capaci di svettare anche di fronte a vetture di maggiore cilindrata e potenza. La Dallara Stradale lo fa dall’alto delle sue proverbiali doti aerodinamiche: una leggera monoscocca di carbonio rivestita da una carrozzeria plasmata in galleria del vento per “battere” la fisica e schiacciarla a terra proprio come un’auto da corsa. Un’auto che se configurata con il suo grande alettone sul retro, pensate, alla sua velocità massima potrebbe viaggiare a testa in giù, ma che impressiona ancora di più per come tutta questa downforce sia già presente e sopratutto utile alle tipiche velocità di percorrenza delle curve in pista.
UN TOCCO DI ELEGANZA. Ne risulta da tutto ciò un design senza compromessi, intrinsecamente collegato dall’esperienza nelle competizioni della Dallara, dove forma e funzione sono la stessa cosa. Simbolo della riuscita della collaborazione tra Dallara e il Club Italia è la carrozzeria carbon look opaco blu scuro, a testimonianza del fatto che il più tecnico tra i materiali possa incarnare alla perfezione i codici estetici tipici delle serie del Club Italia.
CINQUE ESEMPLARI (DIVERSI TRA LORO). Della Club Italia sono stati realizzati solo cinque esemplari, allestiti secondo specifiche differenti, come il progetto della Dallara consente. A quanto pare, il periodo della pandemia e dei vari lockdown avevano scoraggiato i più. Tre hanno la carrozzeria chiusa, una è aperta e dotata di parabrezza, la quinta, quella del servizio fotografico, è un’autentica barchetta, con l’ala posteriore, senza il parabrezza (il che rende pressoché indispensabile guidarla con il casco) e con le ruote “piccole”. A livello tecnico le possibilità di personalizzazione delle cinque Stradale Club Italia realizzate consentivano di scegliere tra il cambio manuale e quello robotizzato e le sospensioni idrauliche regolabili al posto di quelle convenzionali; il motore, un 4 cilindri turbo di 2,3 litri di origine Ford, esprime 400 CV (e 450 nella modalità overboost). Tutti i soci del Club Italia hanno avuto la possibilità di ordinare un esemplare, tuttavia il difficile periodo della pandemia e le incerte prospettive legate al “ritorno alla normalità” non hanno favorito il raggiungimento di un maggior numero di ordini.
UNA PERSONALIZZAZIONE RAFFINATA. Rispetto alle Dallara Stradale standard, questa tiratura speciale prevede la carrozzeria in carbonio a vista blu opaco, fari, retrovisori esterni e ala posteriore in carbonio a vista nero lucido e le pinze dei freni gialle. A tutto ciò si aggiungono i dettagli bianchi su ala anteriore, specchietti e ala posteriore (se presente nella configurazione scelta dal Socio), la livrea tricolore sulla fiancata lato guidatore e sugli specchietti e lo scudetto Club Italia verniciato a mano su entrambe le fiancate. Gli interni sono in ecopelle Cocoa con cuciture tono su tono e dettaglio, il tricolore su interni lato passeggero, la targhetta personalizzata aggiuntiva e la firma dell’ingegner Dallara sul telaio. Il tutto è completato dalla specifica grafica iniziale della strumentazione digitale, dall’inedito design delle griglie dei radiatori e del cofano motore a maglia esagonale in allumino e dalle manopole di climatizzatore e mappa motore con finiiture esclusive in alluminio fresato e anodizzato.
ESALTANTE ANCHE SU STRADA. Come va la Dallara Stradale Club Italia? Ce lo ha riassunto brevemente uno dei proprietari, Stefano Macaluso, Presidente in carica del Club Italia: “Quest’auto è fenomenale per girare in pista ma me ne sono innamorato usandola su strada. Da rallysta, posso dire che ha un comportamento stradale eccezionale, garantito innanzitutto dal peso contenuto, circa 850 kg, nonché dalla ciclistica di prim’ordine. E infine stupisce per la straordinaria capacità di assorbimento delle asperità stradali”.