Con quella coda un po’ così… Mercedes CLS Shooting Brake

Se le wagon Volvo non fanno più notizia dai tempi della V70 R da 300 CV e alcuni Paesi, come il Regno Unito, non le importano più, preferendo loro le suv della Casa di Göteborg, Mercedes-Benz è sempre sul pezzo, come si dice, e, se oggi ha nella sua gamma CLA Shooting Brake, Classe C e Classe E station wagon anche in allestimento All Terrain, ieri poteva contare su un autentico oggetto di design come la CLS Shooting Brake, versione giardinetta della coupé a 4 porte CLS di seconda generazione.

IN VERO LEGNO. Rispetto alle mitiche shooting brake del passato come l’Aston Martin DB5 Shooting Brake, la Peugeot 504 Riviera o la Fiat 130 Maremma, la Mercedes CLS Shooting, presentata nell’ottobre del 2012, aveva due porte in più, a vantaggio dell’abitabilità, dell’accessibilità posteriore e della capacità di carico. Al momento del lancio la Mercedes CLS Shooting Brake, lunga 494 cm (497 cm per le versioni AMG) fece scalpore per la disponibilità, con sovrapprezzo di circa 5.000 euro, del piano di carico rivestito in legno autentico, come sulle shooting brake prodotte su misura negli anni 60 e 70. E seppe conquistare i consensi della clientela più raffinata per la presenza in gamma di due varianti a 8 cilindri di notevole appeal, la CLS 500 4Matic e la CLS 63 AMG Performance, rispettivamente dotate di 408 e 585 cavalli, con il modello “made in Affalterbach” capace di raggiungere i 300 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi.

ANCHE A GASOLIO. Naturalmente la maggior parte delle vendite fu realizzata con i modelli – diciamo così – più efficienti, tra cui la CLS 350 Bluetec, la V6 3 litri turbodiesel da 265 CV e la CLS 250 BlueEfficiency, mossa dal 4 cilindri biturbodiesel da 2,1 litri e 204 CV. Entrambe erano declinate nelle varianti a trazione posteriore e integrale. Verso fine carriera l’offerta di versioni a gasolio fu completata dalla CLS 220d BlueEfficiency da 170 CV: stesso look delle 6 cilindri ma prezzo e costi d’esercizio più contenuti, grazie anche al cambio automatico a 9 marce. E bastava ordinarla senza scritte di identificazione sul portellone per non rivelare al mondo che la si era pagata più o meno la metà di una CLS500 4Matic. Tra le particolarità tecniche salienti, le sospensioni posteriori pneumatiche e i fari a LED, anche nella variante Multibeam opzionale (tecnologia simile ai Matrix-LED dell’Audi).

COME È FATTO IL BAULE. La Mercedes CLS Shooting Brake offre una capacità di carico inferiore a quella di una Classe E station wagon della generazione S212, il modello prodotto in edizione restyling negli stessi anni della CLS, ma l’esclusività fornita da una carrozzeria a tutti gli effetti degna di una concept-car compensa certamente la minor volumetria della zona destinata ai bagagli che, peraltro, raramente viene sfruttata completamente.

DA 13.000 EURO IN SU. Sul mercato dell’usato le CLS Shooting Brake, che di certo sono meno ricercate oggi dalla clientela più tradizionale e bisognosa di soluzioni di trasporto più pratiche rispetto alle Classe E station wagon, tengono meglio il valore residuo (sui marketplace online le si trovano da 13.000 euro, in Italia quasi esclusivamente diesel) anche se occorrerà attendere ancora qualche anno prima di vederle recuperare terreno e seguire la scia dei modelli del passato della stella a tre punte dotati di grande appeal collezionistico come la 280 TE della serie S123 e la 300 TE 4 Matic (compresa la versione restyling E300T 4Matic) della generazione S124, di cui oggi gli appassionati iniziano a rivalutare anche le rare 300 TE 24 e 320 TE (compresa la E320 T), i cui motori 6 cilindri 24 valvole non possono però vantare la medesima affidabilità e dolcezza di funzionamento del 3 litri 12 valvole da 180 CV della 300 TE (E300T) 4Matic.