Con le Bentley il sultano del Brunei si è sbizzarrito

Ormai lo sapete un po’ tutti: il sultano del Brunei possiede una miriade di supercar tra Ferrari, Lamborghini, Bugatti, Jaguar e via dicendo. Ma per esprimere e ostentare al meglio lusso e sfarzo la via è una sola: riempirsi i garage di Bentley e Rolls-Royce: della seconda parleremo più avanti, del marchio di Crewe ne parliamo in questa nuova puntata dedicata a una delle collezioni più chiacchierate e preziose al mondo.

L’OSSESSIONE FA QUARANTA. Il sultano del Brunei annega letteralmente tra le Bentley. Ne possiede a decine e decine, forse a centinaia, divise tra modelli “standard” e altri che si è fatto “cucire” su misura. Concentrarci su ogni singola auto è impossibile, perciò sorvoleremo sui modelli più tradizionali ed esamineremo alcuni di quelli più rari e curiosi. Comunque, giusto per, sappiate che solo di Continental c’è  né più o meno una quarantina(!), più un numero imprecisato di Corniche, Arnage, Azure e Turbo R. Non si può certo dire che il sultano non pensasse al bene degli autisti o della famiglia.

LA “MAMMA” DELLA BENTAYGA. Un nome molto arrogante per un’auto che, in realtà, di spaventoso ha solo il prezzo. Se credevate che la Bentayga fosse la prima suv della Bentley, ricredetevi: la Dominator venne ben prima. Fu costruita nel 1996, proprio su richiesta del sultano, che per quell’auto, si dice, pagò una somma che oggi corrisponderebbe a circa tre milioni di euro. L’auto, pare, è basata su una Range Rover, per il resto è al 100% una Bentley. La carrozzeria, a  differenza di quella, elegantissima, della Range Rover, non è esattamente un prodigio di armonia, mentre l’abitacolo è un salotto infarcito di legni e pelli pregiatissime. Di Dominator ne esistono sei, e tre sono ritratte nelle foto della collezione: due nere e una decisamente appariscente in uno squillantissimo giallo.

CINQUE BUCCANEER SOLO PER LUI. Alla fine degli anni ’90 il sultano del Brunei commissionò alla casa britannica cinque Buccaneer, delle tanto filanti quanto bizzarre coupé a due posti e due porte. Si sa poco o nulla a riguardo, ma visti il periodo e la similitudine delle due porte la piattaforma sembrerebbe quella della Continental R. Idem per il motore 6.75 V8 turbo da 385 CV. Per quanto particolare, lo stile è un filo più attraente rispetto a quello della Dominator, con il classico muso Bentley più ammorbidito e un posteriore filante. Il sultano ne ha una nera con interni rossi, una nera con interni azzurri, due argento con interni grigi e una argento con interni neri.

UN PO’ DI WAGON NON GUASTANO MAI… Una suv, una coupé, di berline ve ne sono a bizzeffe… mancava solo una wagon per la famiglia. La Bentley Sports Estate è una giardinetta basata sulla berlina Continental R, ogni altra parte esterna venne rifatta per assecondare i gusti del sultano. I più maliziosi diranno che il risultato ricorda un carro funebre, in realtà per l’epoca doveva fare un certo effetto vedere una station wagon spaziosissima, performante e sfarzosa con il marchio Bentley. Ne esistono ben trenta esemplari, di cui sei con la carrozzeria blindata. Il baule è enorme, con vani in radica sotto il pianale per dare ulteriore spazio, gli interni invece sono rimasti i classici della Continental, tuttavia rifatti in varie combinazioni cromatiche. La più interessante è la Sports Estate color Borgogna, mentre il poco ambito premio “cattivo gusto” se lo aggiudica a mani basse quella giallo limone.

QUESTE PROPRIO NON CE LE ASPETTAVAMO… Tutto qua? Nossignori, in quel del Brunei il sultano ha ordinato pure vagonate di Bentley ancor più particolare, e lasciamo a voi il piacere di curiosare qua e là tra i meandri più sperduti della collezione. Troverete la Monte Carlo (simile alla Buccaneer, ma più bruttina), la Phoenix e la Pegasus (versioni cabriolet della Continental R), la Val d’Isere (antenata della Sports Estate, ma con la trazione integrale anziché solo posteriore), la Grand Prix (sempre simile alla Buccaneer, ma ben più sportiva: toccava i 300 orari) e la Java (una concept su base BMW Serie 5 proposta come cabriolet, coupé e familiare. E non sono mica finite…