Cizeta V16T Moroder: che musica quel V16!
Il frazionamento a 16 cilindri nell’ambito delle autovetture di serie (o quantomeno prodotte in piccola serie) è quanto di più raro e insolito nella storia dell’automobile, specie prima delle leggendarie Bugatti Veyron e dell’erede Chiron. Qualche esempio storico arriva dall’industria statunitense, ma è una partnership italo-americana quella maggiormente legata allo schema meccanico V16. Ne sono protagonisti due personaggi a loro modo unici: Claudio Zampolli, noto soprattutto come test-driver Lamborghini, e Giorgio Moroder, un grande della musica leggera, che si uniscono professionalmente al di là dell’Atlantico. Siamo negli Anni ’80, in pieno edonismo reaganiano da una parte e nel boom delle supercar (o hypercar?) europee dall’altra, come Ferrari F40 e 288 GTO, Porsche 959 e Jaguar XJ220, solo per citare le più celebri. La Cizeta V16 Moroder è il gioiello inventato da Zampolli e Moroder, spinto da un poderoso sei litri aspirato abbinato a un semplice cambio manuale a 5 marce e prodotto in soli 10 esemplari, compreso il prototipo che è stato battuto all’asta pochi giorni fa da RM Sotheby’s a Phoenix, in Arizona. E che ha trovato un nuovo proprietario capace di aggiudicarselo a poco più di 1 milione dei nostri euro. Andiamo ora a conoscere meglio questa hypercar capace di conquistare alcune copertine dell’epoca.
COME NON SI ERA MAI VISTA. Il collaudatore e ingegnere di sviluppo della Lamborghini Claudio Zampolli si era trasferito a Los Angeles negli Anni ’80, dove aveva avviato un’attività di successo nell’assistenza e nella manutenzione di vetture esotiche. Ma i suoi sogni non erano finiti lì: Determinato a costruire la propria hypercar, Zampolli si unì al produttore musicale e compositore Giorgio Moroder e intraprese un viaggio avventuroso per creare un’automobile “come non si era mai vista prima”, almeno secondo i suoi auspici. Zampolli desiderava infatti costruire qualcosa che potesse far notizia e sapeva che un innovativo motore V16 era la risposta. Ispirata alla disposizione trasversale del propulsore della Lamborghini Miura, la creazione di Zampolli presentava un 16 cilindri a V da 6 litri di cilindrata montato trasversalmente e abbinato a un cambio manuale a 5 velocità. La carrozzeria fu disegnata dal leggendario designer Marcello Gandini, a tutti noto anche per aver progettato la Miura e la Countach, in casa Lamborghini, e la Lancia Stratos oltre a innumerevoli altre auto iconiche.
MUSICISTA E INVESTITORE. Conosciuto come ‘The Father of Disco‘ (il padre della disco-music), Giorgio Moroder ha lavorato con molti degli artisti più acclamati dell’epoca e ha vinto un totale di tre Academy Awards e quattro Grammy Awards durante la sua carriera. Moroder incontrò Zampolli nel suo workshop dedicato alle auto esotiche a Los Angeles e il loro interesse comune per le vetture sportive portò a riflessioni e discussioni relative alla creazione di una nuova supercar. La partnership di Zampolli con Moroder, che operava come investitore, si sciolse dopo la creazione del primo prototipo a causa delle frustrazioni per i ritardi, e il nome di Moroder fu eliminato dalle auto in produzione. Alla fine, un totale di soli 9 esemplari di serie (più il prototipo, per un totale di 10 auto) furono costruiti a causa delle difficoltà di produzione e della complessità delle auto. Per Zampolli, tuttavia, Cizeta fu un successo. Il suo sogno di costruire una supercar esclusiva di sua progettazione era stato realizzato e il risultato finale era a dir poco spettacolare.
IL PROTOTIPO V16T DI MORODER. La Cizeta-Moroder V16T con il telaio numero 001 fu mostrata per la prima volta al pubblico in un evento glamour tenutosi a Los Angeles il 5 dicembre 1988. La star televisiva Jay Leno condusse la memorabile serata e Moroder compose persino una canzone originale per l’evento intitolata, opportunamente, ‘A Car is Born‘. Il telaio 001 fu poi esposto al Salone di Los Angeles e a quello di Ginevra del 1989, presentando la Cizeta-Moroder al mondo. Verniciata in bianco perlato con interni in pelle rossa, l’auto prototipo era completamente funzionante. Molte sottili differenze furono apportate alla V16T di produzione, tuttavia, rendendo il telaio 001 unico nel suo genere. Alcune delle differenze esterne includono prese d’aria laterali significativamente più grandi con più listelli, una piega diagonale nella parte inferiore della carrozzeria che si lega allo stile del paraurti posteriore, diversi indicatori di direzione e fendinebbia, e differenti specchietti laterali. Il telaio 001 ha anche un interno specifico, con il cruscotto, il tunnel centrale, il volante, i pannelli delle porte e i sedili diversi da quelli della V16T di produzione.
PRONTA PER LA STRADA. Giorgio Moroder ha mantenuto la proprietà dell’auto dopo la fine dei suoi impegni espositivi e l’ha tenuta in un garage prima di decidere alla fine di farla rimettere completamente in funzione. Su raccomandazione di Jay Leno, il telaio 001 fu spedito a Bruce Canepa di Scotts Valley, California, dove iniziò un restauro completo. La struttura californiana giunse a scoprire che, anche se si trattava di un prototipo funzionale, c’erano alcuni dettagli che dovevano essere sistemati prima di un utilizzo non occasionale dell’auto. Per esempio, è stata aggiunta un’ulteriore schermatura termica intorno ai serbatoi di carburante, e l’auto è stata meccanicamente revisionata. È stata poi collaudata dal team Canepa dopo il restauro per assicurarsi che fosse pronta a tornare in gradi di circolare su strade aperte al traffico. Oggi stupisce ancora il pubblico, proprio come nel 1988.
SI DISTINGUE. La Cizeta-Moroder V16T è una supercar raramente vista ma incredibilmente interessante, ed è anche una delle pochissime vetture a 16 cilindri del dopoguerra messe in produzione. Con prestazioni incredibili, un design stupefacente, una storia affascinante e il massimo dell’esclusività, qualsiasi V16T è sicura di distinguersi ovunque vada. Il telaio 001, l’esemplare più famoso di questo modello – e l’unico telaio a portare la targhetta Cizeta-Moroder – è in una compagnia ancora più rara. Offerto dal suo illustre proprietario originale e avendo beneficiato di un lavoro di restauro completo, ha rappresentato un’opportunità irripetibile per i collezionisti. Uno di questi ha potuto coronare il sogno di possederla, acquistandola all’asta di RM Sotheby’s dello scorso 27 gennaio 2020 a Phoenix, in Arizona, per la somma di 1.363.500 dollari USA. (Foto: RM Sotheby’s)
super car stupenda ,la linea gemella della diablo ,ma molto diversa che aveva lo stile e una sostanza ,diversa tipica anni 80 prima volta che la incontrai nella saga di granturismo 4 fino a GT sport DAL SOUND uguale alla contach ma molto divertente dalla sue enormi dimensioni peccato solo che soli pochi i 10 esemplari l’ hanno resa una meteora nel mondo della super car , con prezzi da capogiro come la bugatti EB110