Car Noir: la Bugatti Type 22 Brescia ‘affondata’

Car Noir: la Bugatti Type 22 Brescia ‘affondata’

Per almeno 72 anni questa Bugatti Type 22 Brescia è rimasta sul fondo del Lago Maggiore, appoggiata al suo fianco destro, a 53 metri di profondità. Venne ripescata nel 2008 vicino Ascona, sulla sponda elvetica del Verbano. La presenza di una vettura sommersa era nota ai frequentatori del Centro Sport Subacquei e Salvataggio del comune svizzero già da parecchi anni, ma nel febbraio 2008 un tragico evento ne accelerò improvvisamente il recupero. Il primo di febbraio di quell’anno, Damiano Tamagni fu attaccato da tre giovani e picchiato a morte. Lui e suo padre erano entrambi membri del CSSS e venne quindi deciso di salvare la Bugatti: i proventi della sua vendita avrebbero finanziato un progetto a favore della lotta contro la violenza giovanile. Ma come diavolo ha fatto una roadster così blasonata a fare quella strana fine?

Bugatti Type 22 Brescia Lago Maggiore 2

A FONDO. Il numero di telaio 2461 fu registrato a Nancy l’11 aprile 1925: il suo proprietario era Georges Paiva, residente al 49 di rue des Dominicains. La targa della vettura, ormai illeggibile, riconduceva però ad un’altra registrazione, avvenuta a Parigi nel maggio o nel giugno del 1930; inoltre su una targhetta di rame si leggeva un altro nome, quello di Georges Nielly, domiciliato in rue Nollet 48 a Parigi. È stato quindi ipotizzato che Nielly avesse acquistato l’auto nei primi mesi del 1930 a Nancy da primo proprietario e l’avesse successivamente immatricolata nella capitale transalpina. L’ultimo proprietario, apparentemente, fu invece l’architetto di origine polacca Marco Schmuklerski, che si era trasferito per lavoro ad Ascona nel 1933 con la Bugatti al seguito. Non avendo pagato i relativi dazi doganali alle autorità svizzere, ricevette una serie di ingiunzioni di pagamento, la cui somma superava il valore effettivo della vettura ormai trasandata. Il mancato saldo delle sue pendenze prevedeva la distruzione della vettura: per evitarlo, Schmuklerski decise di liberarsi della Type 22 gettandola nel lago legata ad una catena. Quando quest’ultima si ruppe a causa della ruggine, la vettura planò sul fondo. E lì rimase per oltre settant’anni.

Bugatti Type 22 Brescia Lago Maggiore 5

AGGIUDICATA. All’asta Bonhams tenutasi in occasione di Rétromobile 2010, la vettura è stata venduta per 260mila euro, nonostante fosse così malconcia da non meritare nemmeno un parziale restauro. La Bugatti Type 22 Brescia era la variante a passo corto della Type 23 Brescia e puntava tutto sull’eccellente rapporto peso/potenza: i 30 cavalli del suo 1,5 litri quattro cilindri 16 valvole – caratteristica tecnica tipica di tutte le vetture della Casa francese battezzate col nome del comune lombardo – infatti, consentivano prestazioni di tutto rispetto per l’epoca, proprio in virtù del peso piuma, inferiore ai 500 chilogrammi.

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