Car Noir: cosa successe a Isadora Duncan?

Car Noir: cosa successe a Isadora Duncan?

Isadora Duncan verrà per sempre ricordata per aver contribuito a creare una nuova idea di donna: lo fece danzando scalza, con abiti morbidi e con i suoi capelli sciolti. Queste erano libertà che fino a quel momento nessuna ballerina si era mai concessa, un anticonformismo magistrale in un’epoca dove il balletto era ancora dominato da figure maschili e dalla rigide convenzioni. Per contro, la Duncan fu molto sfortunata nel privato e, come spesso accade tra gli artisti di comprovata fama, parte del suo luminoso genio venne sempre contrastato da tragiche ombre.

1. Isadora Duncan

UNA VITA TRAVAGLIATA. Nata a San Francisco, nel 1877, fu abbandonata dal padre e cresciuta dalla madre , un’insegnante di pianoforte che la educò con slancio ad ideali di libertà e indipendenza. La Duncan trascorse la maggior parte della sua esistenza nel Vecchio Continente, alternando successi artistici a delusioni sentimentali ed eventi luttuosi, come la morte prematura dei due figli di 3 e 7 anni, che nel 1913 annegarono nelle acque della Senna insieme alla loro governante. Le sue relazioni affettive furono molto intense e travagliate, come quella con il rampollo della famiglia Singer – quelli delle macchine da cucire – o come quella assai burrascosa con il poeta Sergej Esenin, diciotto anni più giovane di lei. Negli ultimi anni della sua vita, quando la sua fama era ormai giunta al declino, la critica unanime stroncò pesantemente l’ultima tournée in America. La ballerina, ormai caduta nel baratro della depressione, si divise tra Parigi e Nizza, sommersa dai debiti e dedita all’alcool.

3. Isadora Duncan ed Esenin

LA TRAGICA MORTE. La sera del 14 settembre 1927, sulla Promenade des Anglais, accettò un passaggio dal pilota francese di origine italiana Benoît Falchetto. I due, a detta dei presenti, si stavano dirigendo verso l’hotel in cui il corridore automobilistico alloggiava. Come riportato in un secondo momento dalla di lei amica Mary Desti, la Duncan, appena salita a bordo, salutò gli amici con la frase “Adieu mes amis, je vais à l’amour” ovvero “Addio amici miei, vado verso l’amore”. Sfortunatamente la sua lunga sciarpa di seta s’impigliò fatalmente alla ruota posteriore dell’auto, strangolandola e facendo calare definitivamente il sipario sulla vita della ballerina. Leggenda vuole che la macchina in questione fosse una Bugatti Type 35 o Type 37, auto con cui Falchetto sarebbe stato solito correre, anche se probabilmente i due si trovavano a bordo di una Amilcar CGSS.

4. Falchetto

  • 1. Isadora Duncan
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  • 3. Isadora Duncan ed Esenin
  • 4. Falchetto
  • 5. Isadora Duncan film del 1968 interpreato da Vanessa Redgrave
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