BMW M, le concept mai nate: M3 Compact
Dalla sua nascita nei primi Anni ’70, BMW M ha regalato alla storia automobilistica pietre miliari del divertimento di guida, prestazioni e successi nel motorsport. Oggi, a listino, sono molteplici le BMW a vantare una vera e propria variante M o ‘M lite’ – per intenderci quelle denominate M40i -, ma fino a pochi anni fa non si poteva dire lo stesso. Soltanto pochi e selezionati modelli potevano fregiarsi della M sul portellone e spesso le concept e le suggestioni degli ingegneri di BMW M non superavano la fase prototipale. Per fortuna però molti di questi esemplari unici sono stati conservati e oggi trovano posto al BMW Welt di Monaco. Scorpiamo la prima protagonista de ‘Le concept mai nate’, la M3 Compact.
PERCHÈ NO? Nata nel 1994 per rivaleggiare con auto di fascia più bassa a quelle tradizionalmente offerte dalla BMW, la prima generazione della Serie 3 Compact si contraddistingueva dalla berlina in due fondamentali modifiche: la lunghezza e le sospensioni. Più corta di 23 cm rispetto alla Serie 3 berlina, la Compact ne manteneva il passo – per non compromettere lo spazio a bordo e abbassare i costi di produzione – ma presentava una coda ‘tronca’ con un baule più piccolo a disposizione. Inizialmente commercializzata con i quattro cilindri più ‘tranquilli’ della Serie 3, da 102 o 140 cavalli, alla Compact era riservato uno schema sospensivo meno raffinato delle altre E36: niente multilink dietro, ma – come sulla precedente Serie 3 E30 – a bracci oscillanti. Questo tuttavia non fermò gli ingegneri di BMW M dall’immaginarne una versione ad alte prestazioni: una piccola BMW compatta ma davvero divertente e veloce, uno stadio embrionale di quello che è avvenuto poi – per davvero – in anni più recenti con la 1M e la M2.
UNA PICCOLA BOMBA. Così nel 1996 dall’unione della scocca di una Serie 3 Compact e gli organi meccanici di una BMW M3 E46 Coupé nasceva la prima e unica M3 Compact. Sotto al cofano si trovava lo stesso sei cilindri in linea aspirato della ‘vera’ M3, abbinato al cambio manuale e alla trazione posteriore, ma nonostante avesse la stessa potenza – 321 cavalli – la M3 Compact si rivelò dal primo giro di prova una ‘belva’ da domare. Sebbene il passo non fosse diverso dalla sorella di serie, gli oltre 150 chili di peso in meno sull’ago della bilancia (1300 in totale), abbinati a soluzioni da corsa, come i sedili a guscio e i rivestimenti in Alcantara, regalavano un rapporto peso potenza persino migliore di quello di una BMW 1M del 2011: 4 kg/cv contro 4,4. Ma purtroppo a metà degli Anni ’90 il mercato delle cosiddette due volumi e mezzo iniziava già ad essere in declino e con già tre diverse varianti di BMW M3 sul mercato – berlina coupé e cabriolet – a Monaco non considerano sostenibile mettere in produzione questa particolare, ma davvero estrema e veloce M3 in carrozzeria Compact. C’è voluto un altro decennio e mezzo per vedere su strada una BMW M compatta di serie, ma l’attesa è valsa la pena e oggi le ‘piccole’ BMW 1M e M2 sono – a tutta ragione – considerate tra i migliori prodotti di BMW M.