Barchetta, l’essenza dell’auto? Smart Crossblade
La barchetta è l’auto studiata per chi non ha paura di niente e la guida sotto ogni condizione atmosferica. È l’auto da pazzi, è l’auto d’elezione di chi è disposto ad assaporare il profumo del vento, la puzza del Diesel Euro 0 che gli sta davanti o (nel caso di modelli particolarmente esotici) il canto del motore che dà benzina alle sue emozioni. Mancano capote o hardtop così il cielo caldo o piovoso (finanche nevoso) entrano hanche sotto il sedile. Eppure tutto ciò è trascurabile. L’importante di una barchetta è guidarla, viverla, assaporarla. Ne abbiamo selezionate sei che ci entusiasmano. Se sono auto marcianti va benissimo, se sono concept immobili non è importante: la guardiamo e sogniamo mentre siamo al volante lungo il percorso che scatena di più la nostra fantasia. Perché non c’è una Ferrari? Vivaddio, perché è troppo semplice! La protagonista di oggi è una Smart come nessuna, la Crossblade!
“smart crossblade”, stationary shot, driver’s side, 02/2002
STILE BATTE PRATICITÀ. Come creare una Instant Classic (auto nuova e subito “da collezione”) sulla base di una citycar intrigante e apprezzata dal pubblico, ma lontana dal normale concetto di automobile? Del resto ci riferiamo a un’auto piccola con assetto rigido, sterzo lento, bagagliaio molto piccolo, solo due posti. In realtà non è difficile, tutto sommato: è necessario trasformare un’utilitaria (anzi, quasi una micro-car seppure dotata di appeal e di eleganza sofisticata) in un oggetto scomodo oltremisura, ma che può produrre un magnetismo che è consigliabile “non sfidare”. La Smart Crossblade viene presentata in forma di concept al Salone di Ginevra del 2001 e nel giugno dell’anno successivo entra in produzione in serie limitata: solo 2.000 esemplari al prezzo di oltre 20.000 euro (la cifra minima oggi necessaria per acquistarne una usata). E, ennesimo paradosso, la produzione è sold out in poco tempo. Basata sulla Smart Cabrio, questo stuzzicante giocattolo senza senso (ma è necessario essere coerenti: almeno una l’abbiamo incrociata e un brivido lungo la schiena è salito) è basato sulla Fortwo Cabrio ed è oggetto di una spoliazione quasi totale che la rende una “nuda”, una specie di mini-Ariel Atom o una micro-Lotus 340 R da 740 kg di peso (dato non così sbalorditivo dopo tutto: la Lotus Elise S1 dichiara 699 kg).
“NUDA”, MA DI SERIE. La meccanica è quella della versione Brabus e non è pensata per la pista o un trofeo mono-marca in un mini-circuito per go-kart; né viene equipaggiata con uno sterzo talmente diretto da renderla capace di “eseguire” tornanti con un incrocio di braccia. La Smart Crossblade è perciò un meraviglioso e inutile oggettino da scaricare dal mega-yacht e utilizzare nelle immediate vicinanze. O che, per andare un po’ più lontano, va usata rigorosamente con il bel tempo e con il casco. Essa, peraltro, conserva il suo piccolo tre cilindri turbo di 600 cc con 70 Cv, cambio robotizzato, trazione posteriore, scatto da 0 a 100 km/h in 17” e 135 km/h di velocità massima. Tutta la parte alta dell’abitacolo è eliminata sicché le porte sono sostituite da barre laterali che si sollevano in avanti e al posto del parabrezza c’è un fascione in plexiglas che percorre il frontale da lato a lato. Tale è la scomodità che il manuale di istruzioni chiarisce con precisione teutonica che quest’auto non protegge da acqua, vento e sassi che colpissero la carrozzeria. E, quindi, “potrebbero verificarsi incidenti”.
