Alfa Romeo Firsts: nasce la monoposto
Il secondo episodio di questo nostro Alfa Romeo, 12 prime volte è dedicato alla Tipo A Gran Premio: è stata lei la prima monoposto Alfa Romeo della storia. Agli inizi degli Anni ’30 la mancanza di un vero e proprio regolamento delle competizioni Grand Prix aveva messo in difficoltà le agili, ma non abbastanza potenti vetture Alfa Romeo, schiacciate dalle ben più prestanti Mercedes SSK. In parallelo al lancio dell’Alfa Romeo 8C 2300, Vittorio Jano decide quindi di mettersi al lavoro su un’insolita vettura spinta due motori di derivazione 6C 1750, entrambi sovralimentati da un compressore volumetrico. Sono accoppiati a due scatole del cambio e, naturalmente, a due frizioni. Il pilota sedeva al centro sopra ai due alberi di trasmissione collegati alle ruote da due differenziali: nacque così la prima monoposto del Biscione, una configurazione che un anno più tardi avrebbe contraddistinto la vittoriosa Alfa Romeo Tipo P3.
TROPPO COMPLICATA. Grazie alla considerevole potenza di 230 cavalli e del peso di 930 kg la Tipo A raggiungeva i 240 km/h. Ma tanto era potente quanto, purtroppo, poco robusta e difficile da controllare: durante tutta la stagione del 1931, la Tipo A fu spesso costretta al ritiro e la monoposto non diede i risultati sperati. Nonostante ciò, la Tipo A può contare almeno una vittoria al suo palmares: quella alla Coppa Acerbo con Giuseppe Campari alla guida e un contestuale terzo posto di Tazio Nuvolari. L’Alfa Romeo Tipo A venne prodotta in quattro sole unità, andate tutte distrutte. Ma grazie alla replica fedele esposta dal Museo Alfa Romeo di Arese oggi è possibile ammirarla in tutta la sua complessità meccanica.